Lo scenario sinottico che si presenta attualmente agli occhi dell’esperto meteorologo aquilano Stefano Bernardi offre spunti davvero interessanti ma, al momento, non altrettanto stravolgenti.
La saccatura artico-siberiana che si va via via formando sul nord-est europeo si dovrebbe espandere verso Ovest ma con una direttiva retrograda che andrà ad interessare inizialmente esclusivamente l’oltralpe.
Non dovrebbe, secondo l’esperto, interessare in maniera impattante l’Italia.
Le nevicate dai più previste e finanche in pianura sembrerebbero al momento scongiurate e relegarsi con carattere anche di abbondanza alle medio-alte quote.
Le piogge, a tratti intense, dovrebbero interessare il resto dell’Italia e si andranno ad aggiungere alle precedenti. Attenzione però, avendo queste già intriso in maniera forte i terreni interessati, potrebbero in talune parti risultare dissestanti.
Per cui occhio alla prevenzione e alle possibili allerte che eventualmente potrebbero essere diramate dalla Protezione Civile.
Volendo fare un azzardo e spostarsi con lo sguardo alla seconda metà di Dicembre Bernardi vedrebbe il lobo Siberiano abbassarsi di latitudine. Se dovesse verificarsi una condizione del genere si potrebbe attivare una delle 2,3 irruzioni fredde che in media, secondo quando affermato dal meteorologo abruzzese, colpisce il territorio nazionale.
Questo si che potrebbe significare per l’Italia Neve in gran parte di essa e finanche in pianura.