di Leonardo Alfatti Appetiti
Bullismo. Se ne parlerà mercoledì sera in prima serata su Rete 8 nel programma “Fidati di me”. Ospite d’onore Gianni Liani, giovane di Montesilvano assurto alle cronache mondane recentemente quale vincitore nella categoria “over” del prestigioso concorso nazionale “Belli d’Italia”.
Alla cerimonia di premiazione, tenutasi a Tropea il mese scorso, parteciparono due star come Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. E come accade per questi eventi, le foto che li ritraevano insieme hanno fatto il giro del web. Un abruzzese vincitore di un concorso, foss’anche di bellezza, dovrebbe essere motivo di vanto. Forse per invidia, tuttavia, sui social i commenti d’odio (dall’inglese hate speech) hanno finito per prevalere, anzi travolgere, i complimenti al giovane Liani. In pochissimo tempo gli insulti al più bello d’Italia sono diventati virali. “Ma che razza di bellezza è? Il più brutto, ma che cesso”.
Questo è uno dei commenti più gentili. Da qui all’aperta diffamazione il passo è stato breve, alludendo persino a inesistenti precedenti penali… per pedofilia! Rigorosamente inesistenti. È di fronte a queste insinuazione che Gianni, peraltro padre di un bambino di 7 anni, ha deciso di denunciare l’autore del commento, nascosto – come gran parte di questi leoni da tastiera – dietro a uno pseudonimo.
È proprio vero: in questi tempi barbari avere successo è sempre più imperdonabile.