di Germanico Patrelli
AVEZZANO – Giunti ormai alla prima settimana di vita della nuova Piazza Risorgimento e della nuova mini isola pedonale, possiamo già trarre i primi risultati. Lo avevamo già segnalato in tempi non sospetti, mentre qualche assessore, distorcendo la notizia, la faceva passare per una bufala, asserendo che il nostro articolo diceva che la pista ciclabile inquinava e ne riportiamo la frase precisa «Ma come si fa a prendere sul serio persone che sostengono che l’aria è inquinata per colpa della ciclabile?».
Si, sul serio, ma le notizie vanno lette anche nella chiave giusta, e nonostante ci sforziamo ad essere comprensibili a quanto pare resta difficile anche capire le frasi più semplici.
E non crediamo sia necessaria alcuna laurea per capire che il lavoro che abbiamo fatto, a torto o a ragione, sia stato comunque ineccepibile. E allora lo rispieghiamo in maniera ancora più semplice, anche se molti cittadini ormai se ne sono già resi conto da soli.
C’è più gente che gira per cercare un parcheggio. Se girano più macchine si congestiona il traffico ed automaticamente si crea più inquinamento e questo è dovuto alla messa in opera di una pista ciclabile che ha tolto i parcheggi senza fare servizi satelliti nell’area circostante. Progetto che non è stato gratuito ma sempre cofinanziato, come la piazza, quindi l’obiettivo di far lasciare l’auto in garage o prendere la bici non è facile da raggiungere. Speriamo almeno che questa volta le nostre parole siano comprensibili a poveri mortali come noi e ai tanti luminari.
A tal riguardo ci viene inviata una nota del presidente del comitato “Commercianti Centro” Gianni Napoleone che pubblichiamo integralmente:
«Il sindaco scrive sui giornali, che continuerà le pedonalizzazioni e continua a dire che apprezzeremo il suo operato, così come abbiamo apprezzato la pista ciclabile. Forse si fa un pò di confusione tra apprezzamenti e imprecazioni, se è cosi allora è vero che abbiamo molto ma molto apprezzato.
Non ha senso abbellire la città, fare investimenti per opere che, anche se belle, non sono fruibili e senza dare la possibilità ai cittadini di utilizzarle. Questo, infatti, sta accadendo con la pista ciclabile e quel piccolo tratto di pedonalizzazione di via Corradini.
Il traffico ha completamente collassato il centro e già si incomincia ad evitarlo dirottando i propri acquisti in zone più accessibili, perché dopo oltre mezz’ora di fila si arriva e non si trova il parcheggio, parcheggi ormai inesistenti. Ne abbiamo persi più di 300, colpa della tanto chiacchierata pista ciclabile, meglio non parlarne ora non basterebbe un giornale intero per elencarne le negatività. Per questo la città deve essere accogliente e prima di tutto accessibile.
Ancora di più adesso che viviamo nel mondo di internet, dove gli acquisti te li consegnano direttamente a casa (se trovano parcheggio, perché anche i corrieri in questo marasma fanno fatica a svolgere il loro servizio), questo i centri commerciali lo sanno bene, loro hanno esperti che di continuo studiano questa problematica creando mega parcheggi con scale e tappeti mobili, ascensori, tutto per agevolare e accogliere i clienti.
Ormai il danno per il nostro centro è stato fatto, la novità della fontana già è passata, nelle ore di punta si vedono solo 5 o 6 persone sedute sulle esigue panchine, molto meno di prima, neanche si sono visti i tanto annunciati pullman di turisti a visitarla. A tutto ciò è rimasto solo il traffico caotico insieme a tanto smog da un lato della piazza e il deserto dall’altro, difronte le scuole per intenderci, e poi chi per sbaglio prende via Cataldi, paga pegno, come nel gioco dell’oca, è costretto a seguire un percorso obbligatorio per tutta Corso della Libertà fino ancora a via Valeri dopodiché il nulla, a passo d’uomo senza la possibilità di parcheggiare uscire o tornare indietro.
Questo non siamo solo noi commercianti a lamentarlo ma se ne rendono conto soprattutto i cittadini che di continuo ci interpellano per firmare e manifestare la loro contrarietà, sperando che il sindaco si fermi e faccia qualche passo, anche se piccolo, indietro.
Tra poco arriveranno la stagione autunnale ed invernale, che da noi sappiamo essere molto lunghe fredde e piovose, colpo finale per le attività del centro città, anche se ricordiamo bene che qualche assessore non ci vede di buon occhio e non vede l’ora che andiamo via, ma come ho già detto altre volte, siamo tanti con circa 3000 dipendenti, qualcosa conteremo».
Fatto sta che, come direbbe Shakespeare, “Così è se vi piace”, e se non vi piace, lo diciamo ai commercianti, per i prossimi quattro anni siamo certi che assisteremo a questo dibattito con sindaco e giunta/e, ma senza uscirne. Il prossimo Sindaco di Avezzano dovrà dipanare il tutto.