Obiettivi a medio e lungo raggio di azione, seri, raggiungibili e a portata di un’Italia che ha bisogno di ripartire, lontana dalle solite parole vuote gettate al vento. Lunedì pomeriggio, ad Avezzano, c’è stato il doppio appuntamento con i candidati abruzzesi al Senato ed alla Camera di Italia Viva e di Azione, dopo il lancio nazionale da parte dei leader della proposta concreta del Terzo Polo. Taglio del nastro in via Garibaldi, al numero 30, una sede a due passi dal centro-città, presidio delle istanze della popolazione e d a seguire la presentazione dei candidati presso la sala conferenze dell’Hotel Napoleone, gremita di sostenitori. Tra gli invitati d’eccezione anche il Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, il Presidente del Consiglio comunale di Avezzano Fabrizio Ridolfi, il consigliere comunale e provinciale Carmine Silvagni, i consiglieri Lucio Mercogliano ed Antonio Del Boccio, gli assessori Emilio Cipollone, Loreta Ruscio, Roberto Verdecchia e Pierluigi Di Stefano.
Molti gli interventi che si sono susseguiti durante l’incontro.
Il Segretario comunale di Azione della città di Avezzano, l’Avv. Giovanni Fracassi, candidato alla Camera dei deputati, ha sottolineato come il circolo di Avezzano sia stato uno dei primi ad essere costituito, pochi giorni dopo la fondazione del partito da parte di Carlo Calenda e come sia costantemente cresciuto diventando il naturale punto di riferimenti nella marsica.
Il segretario provinciale di Azione, Gianluca Presutti, ha aperto i lavori, sottolineando “la centralità del progetto politico di Azione, che offre agli italiani l’opportunità di superare una volta per tutte il falso bipolarismo che ha ingabbiato il Paese negli ultimi trent’anni in una sterile ed inutile dialettica tra fascisti e comunisti, funzionale soltanto al mantenimento del potere da parte dell’establishment dei fronti opposti”. L’Avv. Presutti ha poi chiesto ed ottenuto un impegno formale da parte di tutti i candidati del terzo polo a battersi per due obiettivi fondamentali per il futuro della marsica, ovverosia “la tutela del Tribunale di Avezzano e dei Tribunali c.d. minori ed il rifinanziamento dell’impianto irriguo del Fucino, restituendo alla marsica i 50 milioni di euro sviati dalla Giunta regionali in carica verso altri capitoli di bilancia”. A questo proposito il Segretario Presutti ha dato una notizia in anteprima preannunciando la visita in Abruzzo, con tappa ad Avezzano, del Ministro per il sud e per la coesione territoriale Mara Carfagna, candidata con Azione, che ha già dato avvio al nuovo bando per il C.I.S. acqua, all’interno del quale sarà possibile ottenere il rifinanziamento dell’opera strategica per la crescita dell’agricoltura fucense.
Il destino del Tribunale di Avezzano è stato al centro dell’intervento del consigliere comunale di Avezzano Alfredo Chiantini, candidato al Senato per Azione: “Con la chiusura delle quattro sedi forensi abruzzesi, i cittadini dovranno percorrere più di 100 chilometri al giorno per una legittima richiesta di giustizia: è assurdo. L’esempio più calzante è quello di Vasto: se fosse chiuso realmente questo tribunale, un utente dovrebbe guidare 70 chilometri all’andata e 70 al ritorno solo per un’udienza, per andare e tornare da Chieti. Questo evidenzia un concetto di territorio quasi ottocentesco: c’è bisogno di una redistribuzione dei servizi più equa e più giusta, rispettando la fisionomia locale e regionale”.
Si è voluto costruire e inaugurare un luogo di incontro e di confronto, in vista del voto di settembre, “un voto – ha detto Giulio Sottanelli, segretario regionale del Partito di Calenda e candidato alla Camera dei deputati – utile per tutti. Dobbiamo capire che, ora come ora, servono azioni decise, serie e mirate. Non serve né litigare con l’Ue, né litigare con la Russia. Serve l’Italia al centro di sé stessa, con idee, progetti e soluzioni. Noi ci stiamo mettendo noi stessi e la nostra credibilità per rafforzare questo cammino”.
“Anche l’emergenza sanitaria, purtroppo, è stata gestita spesso per valorizzare la popolarità di qualcuno. Il populista, per prendere voti, agisce e crea slogan in base al sentiment che corre sui social e sul web. Parla alla pancia degli elettori e non alla testa. Questi sono i politici che dobbiamo evitare, che vivono di populismo e che lavorano per i like e non per dare uno sguardo intelligente e futuribile a questo Paese. Noi siamo nati per essere qualcosa di diverso, per distaccarci dalla politica delle sensazioni e del sensazionalismo. Il Terzo Polo coltiva la serietà; chi sta con noi e dalla parte del nostro progetto, decide di donare tempo e competenza alla politica, per mettersi al servizio del popolo. Oggi, per fatti personali, stiamo – ha aggiunto ancora Sottanelli – disastrando l’equilibrio di una comunità”.
Presente anche il deputato uscente e coordinatore regionale di Italia Viva, Camillo D’Alessandro, candidato al Senato, che ha affermato: “Anche nella città capofila della Marsica, dopo una serie di inaugurazioni, ci insediamo, testimonianza evidente di quello che sta accadendo in Abruzzo. Nella nostra Regione, c’è una reale effervescenza intorno alle persone e ai temi del Terzo Polo. Questa effervescenza, a dirla tutta, coincide con l’andamento dei sondaggi, che vanno sempre più di corsa e più forte. Noi crediamo davvero che possiamo essere la sorpresa in Italia e in Abruzzo in questa sfida elettorale”.
La situazione di stallo nella quale si trova l’Italia, dovuta all’eccessiva burocratizzazione, è stata invece sottolineata da Gianfranco Giuliante, che ha invitato la comunità politica che si è creata intorno al terzo polo a mettere in campo tutta la sua energia e le sue convinzione per contribuire al successo di una politica nuova , fondata sulla competenza e la capacità di affrontare i problemi con spirito pragmatico.
Infine la docente universitaria di diritto dell’UE Emanuela Pistoia, candidata alla Camera dei deputati nel Collegio uninominale L’Aquila – Teramo, contro la leader di FDI Giorgia Meloni. “Io sono convinta – ha dichiarato – che i problemi si risolvono con l’apertura verso l’esterno e non alzando muri o barriere; i muri e le barriere ci fanno morire, impoverire e isolare. Dobbiamo invece aprirci. Esiste un bellissimo libro scritto da Massimo Recalcati dal titolo di ‘La tentazione del murò, che traccia una netta e chiara separazione semantica tra il muro e il concetto del confine. Noi vogliamo confini e non muri”.