Con rammarico abbiamo notato che la comunicazione della Lega Abruzzo ci ha esclusi dalla loro lista di giornali per i comunicati stampa, ma tanto ci siamo abituati e non è la prima volta che qualche politico lo fa. Ce ne faremo una ragione, e non mettiamo in discussione le scelte partitiche, ma sarà questo motivo di qualche approfondimento ulteriore.
Ma veniamo al punto: il 4 settembre ad Avezzano, o meglio nel comune di Scurcola Marsicana, per una riunione programmatica, è avvenuto l’incontro “alla presenza di circa 50 (? ne abbiamo contati 22, VEDI LA FOTO) dirigenti del coordinamento Marsica, organizzata per fare il punto dell’attività politica in vista degli ultimi 15 giorni di campagna elettorale, in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre”, scrive cosi il comunicato di Lega Abruzzo che abbiamo letto qua e là.
“Diversi i temi affrontati, a partire da quelli nazionali: flat tax, sicurezza, occupazione, cartelle esattoriali che continuano ad affliggere le famiglie e necessità di investire sul nucleare di ultima generazione che contrasti e risolva la crisi energetica”. E fin qui nulla di strano, anzi stanno facendo il loro lavoro. Non è mancato il focus sulla Marsica, da parte del deputato leghista aquilano, partendo dalla questione politica avezzanese: “La situazione politica che vive il Comune di Avezzano è drammatica. Avere il capoluogo marsicano senza nessuna guida, con il sindaco sospeso, il vicesindaco che ormai è di tutta evidenza che non ha la capacità di gestire un comune così importante, ha mandato nel caos la città. E il problema sicurezza ne è dimostrazione quotidiana. Siamo di fronte ad una politica che non ha obiettivi, è una sorta di vivacchiare che sta pesantemente mettendo in ginocchio il futuro di Avezzano.”
La domanda è: l’onorevole D’Eramo è venuto per riunire i cocci o per finirli di spaccare? Vorremmo solo ricordare che, forse, di inadeguato nel partito della Lega c’è qualcuno che non si rende conto che il motivo sarebbe da ricercare negli incarichi non assegnati e al mancato coinvolgimento e discriminazione degli eletti. Una cosa è certa, quando un partito incassa consensi ma poi si chiude al dialogo e coinvolgimento, epurando punti di riferimento di militanti ed elettori, perde credibilità e fiducia. Una dirigenza assente, quindi, ed una linea politica inadeguata: la cosa più grave è un iter organizzativo lontano dai problemi del territorio. Chi lascia afferma che questo non è più il partito in cui aveva creduto. La domanda la facciamo noi a lui.
Non è tardata la risposta del consigliere di maggioranza Avv. Roberto Verdecchia e del candidato alle politiche Alfredo Chiantini, che riportiamo integralmente.
“Solo due anni fa la città di Avezzano era piena di supporter di capitan Salvini e della Lega. Ora sono fuggiti non solo gli elettori ma anche quelli che avevano ruoli di responsabilità e con motivazioni chiare, forti e pesanti. Tanto forti che il deputato Luigi D’Eramo è costretto, al termine delle sue vacanze romane, a precipitarsi in marsica ed attaccare l’amministrazione comunale con le solite false ricostruzioni propagandistiche per sviare l’attenzione dalla crisi di casa sua”. Arriva a stretto giro la risposta dell’assessore alla sicurezza del comune di Avezzano Avv. Roberto Verdecchia e del consigliere Alfredo Chiantini, candidato alle politiche, al deputato Luigi D’Eramo.
“Poltronificio”, “diktat aquilani”, sono formule pronunciate dagli ex “compagni” di avventura pentiti e dissociati che sbattono la porta – sottolinea Verdecchia- Ebbene, non lasciano spazio a dubbi, mentre la credibilità della Lega precipita, così come è evidente il fatto che a lasciare siano quelli che ci avevano creduto all’inizio del progetto o i soli due eletti, Genovesi e Mascigrande, che sono andati via facendo precipitare il partito a quota zero rappresentanti in consiglio comunale. E non va meglio a livello territoriale, dove abbandonano quei pochi sindaci che si erano avvicinati al carroccio.
Solo per questo l’onorevole piomba ad Avezzano per recitare la solita litania di slogan elettorali vuoti e, non potendo parlare di sbarchi per conformazione territoriale, ripiega sul tema sicurezza. Sarebbe facile ricordare a chi attacca l’amministrazione di Avezzano i tanti fondi presi con il PNRR o il lavoro notevole sul fronte scuole sicure. Sarebbe ancor più facile rivolgergli una domanda: “le città in cui sono avvenuti i recenti e drammatici agguati in pieno centro da chi sono amministrate e quali sono?” Ma è meglio sorvolare. Perché lo aiuteremmo solo a sviare l’attenzione dal tema vero ed evidente: e cioè che non è più ritenuto affidabile neppure dai suoi.
È a tutti evidente – afferma Chiantini – che la Marsica, per questi signori, è solo terra di conquista a cui lasciare qualche briciola e se del caso, qualche incaricuccio mentre avremmo bisogno di azioni concrete sulla sanità allo sbando o di veder ripristinati i fondi per il Fucino e non di chi si è distinto solo per qualche veloce apparizione in zona. Sono anni che l’onorevole D’Eramo parla di noi. Aspettiamo con ansia che si faccia notare anche per qualche fatto concreto a favore di questa terra. Cosa della quale, al momento, non c’è traccia.