“Sento che vi domandate: cosa vuol dire essere un colore? Il colore è il tocco dell’occhio, la musica dei sordi, un grido nel buio.”
Orhan Pamuk
Le parole dello scrittore turco Pamuk ben rappresentano la folgorazione cromatica e artistica di fronte alle opere di “Esplorazioni Evanescenti”.
Esplorazioni Evanescenti è la mostra inaugurata il 20 agosto presso il Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, inserita nel calendario della 728^ Perdonanza Celestiniana. Patrocinata dal Comune dell’ Aquila e dal Consiglio regionale d’Abruzzo, oltre che dal comitato Perdonanza Celestiniana, è la prima mostra personale dell’artista Cristina De Matteis.
Cristina De Matteis
Artista aquilana, di Fagnano Alto, De Matteis si appassiona all’arte fin da bambina, formandosi al fianco della zia, la nota pittrice e scultrice Adele Giuliana De Matteis. Nel 2012 consegue il diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dove ha sperimentato con successo anche le principali tecniche incisorie, dedicandosi soprattutto alla stampa all’acquaforte. Negli anni ha partecipato a diverse manifestazioni culturali e collettive, tra le quali la mostra-evento del 2014 “Donnarti”, presso il Palazzetto dei Nobili dell’Aquila. Nel 2021 realizza due installazioni presso il borgo di Fontecchio, in occasione di “Fontecchio Now”, organizzato dalla Fontecchio International Airport, e presso il borgo di Stiffe, nell’ambito di “Autochthonus – Passione nelle radici”. “Esplorazioni evanescenti” è la sua prima mostra personale, curata dalla storica dell’arte Chiara Strozzieri.
Esplorazioni evanescenti
Forte è il contatto che l’artista ha con il territorio nel quale vive, Fagnano Alto, dove la natura le regala bellezza, respiro e silenzio: vi sono molti richiami a questi elementi nelle tele, alcune delle quali sono lasciate libere, e tre grandi tele sono site specific e cioè la loro esposizione è stata pensata esclusivamente per il Palazzo dell’Emiciclo.
« L’esposizione offre un viaggio verso un mondo sottile, parallelo a quel mondo che possiamo sentire e percepire solo con la nostra anima, un mondo invisibile agli occhi ordinari – illustra De Matteis -. Lo spettatore è reso partecipe non come semplice osservatore ma come parte integrante dell’opera stessa. Dinanzi ad una emozione, la nostra anima riesce a staccarsi dal corpo a viaggiare su un’altra dimensione.»
L’inaugurazione con performance
La partecipata inaugurazione del 20 agosto ha visto un momento performativo dell’artista insieme alla master gong Daniela Caloisi, che ha riservato al pubblico un bagno di suono.
La mostra rimarrà aperta fino al 28 agosto dalle 10 alle 22, nei giorni del programma della Perdonanza Celestiniana che quest’anno prevede l’attesa visita di Papa Francesco nel giorno 28 agosto per l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio.