di Americo Tangredi
MAGLIANO DEI MARSI – Sarà una serata all’insegna della tradizione e del divertimento quella che andrà in scena sabato 8 settembre in occasione della XVI° edizione della “Sagra della Marrocca”. Ad organizzare questo squisito evento è la Pro Loco di Magliano con il patrocinio del Comune e che quest’anno vedrà lo speciale contributo del comitato festeggiamenti classe 1968.
Dalle ore 19,30 il grazioso centro di Magliano sarà rallegrato dalla festa con la musica dell’orchestra spettacolo “ Loris & Blue Star” e la degustazione di ottime marrocche, prodotte dagli agricoltori locali ed altri piatti come polenta, salsicce e vino che ci accompagneranno verso l’autunno ormai alle porte.
Ricordiamo che la parola “Marrocca” è un termine dialettale maglianese che sta ad indicare la pannocchia di mais: un termine che, insieme all’ortaggio, è entrato all’interno della storia e della cultura del paese. La varietà che viene coltivata nelle terre antistanti il paese si chiama Maglianella: è una varietà autoctona formata da 8 file. Il prodotto veniva usato sia per lo scopo zootecnico, ovvero per l’alimentazione animale, ma soprattutto per l’alimentazione dell’uomo. Nella storia del paese la marrocca veniva usata per la polenta, per i dolci come la pizza con l’uva passa e le ciambellette oppure, quando le mamme ammassavano la pasta in casa come prodotto che non permetteva alla pasta di attaccarsi.
Tradizionalmente quando arrivava il momento di stoccare le pannocchie per farle asciugare al sole, nelle diverse aie dell’antico paese, il giovane che trovava una pannocchia di colore rosso era solito dare un bacio ad una ragazza che era al suo fianco. Paese che vai, usanza che trovi.
«La sagra è nata – dice Paolo Di Cristofano presidente della Pro Loco di Magliano – molti anni fa e si cucinava marrocca e bruschetta. Però per molti anni questa sagra è stata abbandonata e successivamente ripresa nel 2001 dalla locale cooperativa agricola e successivamente passata alla pro loco. Lo scopo è quello di valorizzare un prodotto locale che è stato alla base, per parecchi anni, dell’alimentazione locale». Il costo del pasto è di 5 euro anche grazie alla collaborazione del comitato festeggiamenti classe 1968.