L’Italia è uno dei paesi europei con il più basso numero di laureati. Con il 28% di giovani che arrivano all’agognato titolo, il Bel paese è al penultimo posto in Europa avendo nello specchietto retrovisore la sola Romania. Eppure, c’è chi di lauree ne vorrebbe prendere due contemporaneamente. Ed ora può farlo.
La riforma della doppia laurea è diventata realtà e adesso ci sono anche i dettagli per capire quando è possibile procedere all’iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore. Via alla novità già dall’anno accademico 2022/2023 per aprire la strada ad un sistema più flessibile, nelle intenzioni del Ministro Maria Cristina Messa ed improntato ad una maggiore interdisciplinarità. Naturalmente servirà un po’ di tempo agli stessi atenei per adeguarsi ma molti stanno già accelerando.
Fino a qualche anno fa l’argomento era tabù: veniva visto come la doppia moglie (o il doppio marito) o la doppia fede calcistica, una cosa tra l’impraticabile e l’immorale. Ora, invece, il mondo della formazione ha canoni diversi. All’ingegnere gestionale, solo per citare un esempio, possono servire competenze di marketing e comunicazione e d’altra parte bisogna pur riconoscere che la separazione delle materie è un costrutto artificiale creato per organizzare il sapere e dare un ordine alla conoscenza ma, oggi, la conoscenza si basa sempre più sul dialogo tra saperi.
L’innovazione riguarda infatti anche master e corsi AFAM, i titoli di alta formazione artistica e musicale che hanno valore legale equiparato ai titoli universitari e che vengono conseguiti generalmente presso i conservatori e accademie delle belle arti e dà, ad esempio la possibilità di seguire un corso in presenza ed un altro in modalità digitale.
Lo studente può iscriversi contemporaneamente a due diversi percorsi (triennale o magistrale) purché appartengano a classi di laurea diverse. Così consegue due titoli di studio distinti. Ma ci sono dei limiti per evitare doppioni ed inutili sovrapposizioni. L’iscrizione può scattare qualora i due percorsi si differenzino per almeno i due terzi delle attività̀ formative ed in fase di immatricolazione, lo studente dovrà dichiarare la volontà̀ di iscriversi al secondo corso universitario. Non è consentita l’iscrizione contemporanea al medesimo corso di studio, neanche presso due diverse università̀, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale. Più in dettaglio è preclusa, a due corsi di laurea triennale o magistrale appartenenti alla stessa classe di laurea, al medesimo corso master, ad un corso di laurea e contemporaneamente ad un corso di specializzazione medica.
La normativa di riferimento si desume dalla Legge n. 33 del 12 aprile 2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 – anno 163° e poi dal D.M. n. 930, del 29 luglio 2022 e dal D.M. n. 933, del 02 agosto 2022.
Sì, quindi, all’immatricolazione contemporanea a due diversi corsi di laurea triennale;
due diversi corsi di laurea magistrale; due diversi master o ad
un corso di laurea triennale + un corso di laurea magistrale (previo possesso dei requisiti richiesti per l’accesso al corso di laurea magistrale). Così come è possibile frequentare insieme un corso di laurea ed un master oppure un dottorato di ricerca o di specializzazione (ma non in ambito medico)
Per l’ambito sanitario, ai sensi dell’articolo 7 del D.M. 226/2021, è consentita l’iscrizione contemporanea ad un corso di specializzazione medica e al dottorato di ricerca. Consentita altresì la frequenza contemporanea di corso di specializzazione e master.
Novità anche sul fronte Afam: per conservatori e accademie di belle arti diviene possibile studiare parallelamente due corsi di diploma accademico o due corsi di perfezionamento o due master o ancora corso di diploma e master (o dottorato o corso di specializzazione).
Insomma, una piccola rivoluzione che apre scenari ed opportunità inedite ed a cui gli atenei dovranno adeguarsi velocemente sperando che non sia un modo per migliorare la media italica con la Statistica di Trilussa.