Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.
Ho chiesto al ministro Giorgetti – ha precisato Pezzopane- di porre in essere tutte le azioni tese al ripristino delle condizioni minime di servizio radiotelevisivo per i piccoli comuni delle aree interne, condizione necessaria per vivere in questi luoghi e per renderli attrattivi dal punto di vista turistico”.
“Per le popolazioni residenti – ha aggiunto la parlamentare abruzzese del Pd- tale situazione è inaccettabile, così come il fatto che sia stata consentita l’attuazione di una politica commerciale così penalizzante per una quota di popolazione che già vive quotidianamente tutti i problemi legati alla carenza di servizi nei comuni di montagna e che resiste a tutela di patrimoni storici e culturali”.
Nell’interrogazione, Pezzopane ha ricordato al ministro Giorgetti che “i sindaci dei comuni di Cocullo e Aversa degli Abruzzi avevano già chiesto l’attenzione delle Istituzioni sul problema dei disservizi sul sistema radiotelevisivo nei piccoli comuni delle aree interne a causa dello spegnimento dei ripetitori Mediaset” e che “risulta inoltre sia già stato precedentemente richiesto l’intervento del MiSE sull’adeguamento dell’infrastruttura tecnologica di diffusione radiotelevisiva, poiché a valle del passaggio al DVB-T2, le condizioni di servizio, già pessime in relazione al numero di canali in diffusione, erano ulteriormente peggiorate portando il numero di canali televisivi fruibili sul territorio a circa dieci, riconducibili pressoché esclusivamente alle sole reti storiche RAI e Mediaset e ai rispettivi canali di approfondimento giornalistico”.