“Nel 2023 l’INPS ha registrato quasi 4,4 milioni di cittadini stranieri in Italia, di cui ben 3,8 milioni attivi nel mercato del lavoro. Si tratta di una risorsa fondamentale per la nostra economia.” Queste le parole di Antonio Di Matteo, Consigliere di Amministrazione INPS, intervenuto al convegno promosso da ALS MCL e Movimento Cristiano Lavoratori.
Di Matteo ha evidenziato che la maggior parte di questi lavoratori è giovane e contribuisce significativamente alla sostenibilità del sistema produttivo nazionale. “Valorizzare l’immigrazione di qualità è una priorità strategica per garantire crescita e coesione sociale”, ha aggiunto.
DIRITTI E INCLUSIONE
Durante il suo intervento, Di Matteo ha anche affrontato il tema delle disuguaglianze salariali. “Nonostante il ruolo essenziale svolto dagli stranieri nella nostra economia, il divario retributivo rispetto ai lavoratori italiani è ancora troppo ampio: il salario medio annuo si ferma a 16.000 euro, il 37% in meno rispetto alla media nazionale”, ha evidenziato. “Serve un impegno concreto per garantire pari opportunità e contrastare le disuguaglianze, in particolare per le donne straniere, spesso impiegate in settori a bassa retribuzione e con scarse tutele.”
SVILUPPO TERRITORIALE
Infine, Di Matteo ha sottolineato la necessità di sviluppare politiche territoriali mirate per il Mezzogiorno. “Il 62% dei lavoratori stranieri in Italia si concentra al Nord, mentre il Mezzogiorno rimane indietro. È indispensabile sviluppare politiche territoriali mirate per favorire l’integrazione e lo sviluppo anche nelle regioni meridionali”, ha affermato. “L’immigrazione di qualità può rappresentare un’opportunità di rilancio per il Sud, ma solo se accompagnata da investimenti e da una visione inclusiva e sostenibile del lavoro.”