Le suore Benedettine di Carità si preparano a lasciare la casa “Domus Mariae” del Santuario di Pietraquaria ad Avezzano. Una decisione sofferta, ma inevitabile, dovuta alla scarsità di vocazioni e all’età avanzata delle tre religiose rimaste. La loro partenza, prevista per aprile, rappresenta un momento di profondo cambiamento per la comunità locale e i tanti fedeli legati alla loro presenza.
La madre generale, suor Aurelia, è stata per oltre 30 anni un punto di riferimento per il Santuario, ma un recente infortunio l’ha costretta a ridurre le sue attività. Le altre due suore, pur con grande dedizione, non riescono più a gestire la struttura, che ospita gruppi di pellegrini per ritiri spirituali e momenti di preghiera. Per garantire loro l’assistenza necessaria, la comunità ha deciso di trasferirle in un’altra sede.
Il Santuario di Pietraquaria aveva già affrontato una situazione simile nel 2018, quando i frati che lo gestivano da 140 anni furono costretti a lasciarlo. Da allora, il rettore don Paolo Ferrini ha portato avanti le attività con il supporto delle suore. La loro assenza lascerà un vuoto ancora più grande.
Il Santuario di Pietraquaria non è solo un luogo di culto, ma un simbolo di fede e tradizione per tutta la Marsica. Già attestato nel XII secolo, è stato proclamato nel 1978 sede della Patrona di Avezzano, attirando pellegrini da ogni parte d’Italia. La “Domus Mariae”, costruita tra il 1954 e il 1957, ha sempre offerto ospitalità e accoglienza ai fedeli in cerca di raccoglimento spirituale.
I fedeli sono preoccupati per il futuro del Santuario. Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ha incontrato le suore per comprendere meglio la situazione e cercare una possibile soluzione. Il rischio è che la “Domus Mariae” rimanga inutilizzata o perda la sua funzione originaria.
Di Pangrazio sull’incontro tenutosi nella casa adiacente al santuario per parlare con le suore spiega: – “Purtroppo la situazione non è facile e la comprendo, ho avuto modo di parlare con loro e di capire meglio quello che sta accadendo. Già nei prossimi giorni mi raccorderò con il vescovo Massaro e con la madre generale per trovare insieme una soluzione. La casa Domus Mariae deve continuare a vivere, e con essa il nostro prezioso santuario”
Ora la domanda che tutti si pongono è: chi si prenderà cura del Santuario senza le suore? Potrebbero intervenire nuovi ordini religiosi? O si punterà su una gestione laica?
L’auspicio è che questa transizione non interrompa il legame profondo che lega il Santuario alla città e ai suoi fedeli. In attesa di risposte concrete, una cosa è certa: le suore Benedettine di Carità hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Pietraquaria.