Vincenzo Spadafora, già ministro e poi sottosegretario con delega allo Sport e alle Politiche giovanili nei passati governi ed ex coordinatore di Impegno Civico, dopo “un anno e mezzo di lavoro sui territori” lancia l’associazione Primavera, collocata nel centrosinistra e rivolta a chi “non si riconosce nel Pd di Elly Schlein e il M5S di Giuseppe Conte”. Ai microfoni dell’agenzia Dire, Spadafora spiega che “l’obiettivo finale” del nuovo movimento è “dare un contributo al centrosinistra” per contrastare l’idea che “alle prossime elezioni vincerà di nuovo la destra” e “ridare un po’ la speranza a tutti quelli che credono che oggi non ci sia competizione tra i due schieramenti”. Per riuscire in questo intento, in campo ci sono “persone che un identikit abbastanza preciso, persone che sul territorio, in tutti gli ambiti, sanitario, imprenditoriale, associazionismo, affrontano i problemi quotidiani delle persone e sperimentano soluzioni”.
Tutto è nato il 25 gennaio a Roma, quando “abbiamo lanciato pubblicamente il percorso pubblico dell’associazione. Sono arrivate 400 persone rappresentative di tutte le regioni d’Italia e di tutti questi mondi e ora parte questo percorso che ci vedrà andare in giro sui territori, affrontare i temi, cominciare a lavorare sulle questioni prioritarie che riguardano le persone”.
Nella scelta dei protagonisti del nuovo movimento “abbiamo superato l’idea dell’uno vale uno. Ci siamo resi conto già da un po’ di tempo che quello slogan fosse totalmente infelice, perché poi quando ci si confronta con la complessità del governo ci si rende conto che ci vuole competenze d’esperienza. Nel fare Primavera, parlando con tante persone, mi sono reso conto che stavamo provando a creare, ovviamente con dimensioni diverse, in un contesto storico diverso, uno spazio aperto a tutti, così come era il Movimento 5 Stelle, ma con la differenza che in questo spazio ci mettiamo tutte le persone che sanno fare e che sanno di cosa parlano”.
Marina Berlusconi riposiziona Forza Italia
Marina Berlusconi? “Sta cercando un posizionamento politico anche nuovo per Forza Italia, e non so quanto il suo pensiero sia concordato o meno con i vertici di Forza Italia” continua Vincenzo Spadafora, già ministro e sottosegretario con delega allo Sport e alle Politiche giovanili nei passati governi oggi promotore dell’associzione politica ‘Primavera’ nell’intervista rilasciata all’agenzia Dire.
Da parte della presidente di Fininvest c’è “sicuramente una volontà di staccarsi sempre più da un punto di vista ideologico da Giorgia Meloni che oggi rappresenta una destra per nulla moderata, una destra-destra come dicono alcuni”, prosegue Spadafora, secondo il quale “è un messaggio molto importante” ma “non so che prospettiva possa avere: non immagino una Forza Italia che si allea improvvisamente con il centrosinistra, almeno non lo vedo nei tempi brevi, però sicuramente mi sembra che Marina Berlusconi stia lanciando dei messaggi molto chiari al suo partito in qualche modo di cambiamento, di rinnovamento, vediamo che effetto avrà sulla sua classe dirigente”.
PD-M5S facciano squadra o Meloni vincerà di nuovo
“Regionali Campania e Puglia saranno banco di prova”
Vincenzo Spadafora crede nell’unità del Ho imparato dall’esperienza e anche dai miei errori che fare squadra è l’unico modo per cercare di essere competitivi, quindi mi auguro che anche all’interno del centrosinistra tra Schlein e Conte parta questa voglia davvero di essere uniti”, afferma l’ex ministro e sottosegretario con delega allo Sport oggi promotore dell’associazione politica ‘Primavera’ intervistato dall’agenzia Dire.
Se la coalizione riuscirà a stare insieme “lo vedremo tra qualche mese per le regionali in Campania, quello sarà un vero banco di prova” perché “a quel punto se ci sarà un accordo, Conte dovrà smetterla di dire che non si fanno più accordi con il PD e a quel punto sarà un accordo strutturale a tutti gli effetti. E così anche il PD probabilmente dovrà superare definitivamente qualunque tipo di pregiudizio nei confronti del Movimento 5 Stelle. Se così sarà, le regionali in Campania, ma anche in Puglia, saranno una sorta di prova generale di quello che potrà essere per le prossime politiche”.
Spadafora non nasconde che “ad oggi ci sono ancora tantissime difficoltà, diffidenze e soprattutto la voglia sempre di distinguersi l’uno rispetto all’altro”. Questo “non aiuta a creare un’identità comune che serve anche a far capire ai cittadini che siamo una coalizione alternativa realmente a quella del centrodestra, perché altrimenti con tutti i suoi limiti e con tutte le cose che io non condivido la Meloni sembrerà sempre molto più convincente e molto più forte di un gruppo di forze politiche che vanno ognuno per conto proprio”.