Ad accompagnare Di Pangrazio in rappresentanza dell’Abruzzo c’è Enrico Di Giuseppantonio, segretario regionale dell’Udc e sindaco di Fossacesia (Chieti).
Una mossa verso il centrodestra?
L’eventuale ingresso di Di Pangrazio nell’Udc rappresenta una svolta chiara in vista delle elezioni comunali del 2026. La sua vicinanza al centrodestra, consolidata dal rapporto con Mario Quaglieri, assessore regionale al Bilancio e figura di spicco di Fratelli d’Italia, emerge con maggiore nitidezza. Quaglieri, il candidato più votato alle regionali di marzo con quasi 12mila preferenze, potrebbe aver avuto un ruolo significativo in questa scelta strategica.
Tra Udc e Ali: il doppio impegno di Di Pangrazio
Di Pangrazio non ha mai nascosto la sua volontà di operare su più fronti per il bene delle istituzioni locali. Lo scorso 12 settembre, in un solo giorno, ha partecipato prima all’inaugurazione della nuova sede della segreteria provinciale dell’Udc a Benevento, alla presenza del leader nazionale Lorenzo Cesa, e poi, a Roma, ha ricevuto la nomina a componente dell’ufficio di presidenza dell’assemblea dell’Associazione di Comuni autonomie locali italiane (Ali), legata al centrosinistra.
Questa duplice attività evidenzia la sua capacità di mantenere un dialogo aperto con diverse aree politiche, sebbene il recente avvicinamento all’Udc sembri consolidare la sua posizione nell’area moderata del centrodestra.
Le prospettive per il 2026
Con le elezioni comunali del 2026 all’orizzonte, l’ingresso di Di Pangrazio nell’Udc potrebbe ridefinire gli equilibri politici di Avezzano. La sua scelta di aderire a un partito tradizionale come l’Udc, che mantiene un ruolo centrale nel centrodestra, potrebbe rappresentare un tentativo di rafforzare la propria leadership e costruire una rete di alleanze solide.
Resta ora da vedere come questa nuova collocazione influenzerà il panorama politico locale per questa nuova fase del percorso di Gianni Di Pangrazio.