Prosegue l’impegno per la salvaguardia dei tribunali sub-provinciali abruzzesi di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, attualmente minacciati dalla chiusura prevista al termine della proroga fissata per il 31 dicembre 2025. Dopo il recente incontro del Coordinamento dei sindaci e dei rappresentanti degli Ordini Forensi, svoltosi venerdì 11 ottobre presso la sede comunale di Sulmona, è stato fissato un appuntamento importante a Roma per martedì prossimo.
Il programma della giornata prevede due riunioni distinte: al mattino, ore 11,una delegazione incontrerà il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, presso il Ministero della Giustizia. Successivamente, ci si sposterà al Senato. Proprio nella riunione di Sulmona il coordinatore del tavolo a tutela dei tribunali, il sindaco Giovanni Di Pangrazio, aveva contattato i senatori Sigismondi e Liris (FDI) proponendo di tenere a Roma un nuovo confronto sul tema. I due senatori si sono attivati per organizzare l’appuntamento, calendarizzato per martedì.
Nel capoluogo peligno, il Coordinamento aveva ribadito l’importanza della giustizia di prossimità come strumento essenziale per garantire efficienza e tutela dei diritti dei cittadini, chiedendo al Governo un impegno concreto per rivedere la riforma della geografia giudiziaria introdotta con la legge Severino del 2012. Alla riunione erano presenti i sindaci Giovanni Di Pangrazio (Avezzano), Gianfranco Di Piero (Sulmona), Filippo Paolini (Lanciano) e il vicesindaco Licia Fioravante (Vasto), insieme ai presidenti degli Ordini Forensi Roberto Di Pietro, Luca Tirabassi, Antonio Codagnone e Maria Sichetti.
All’ unanimità, è stato sottolineato come la proroga concessa fino al 2025 non rappresenti una soluzione definitiva e che l’impegno governativo finora espresso debba essere tradotto in azioni normative concrete. L’appuntamento romano rappresenta quindi un passo decisivo per portare al centro del dibattito parlamentare le esigenze dei territori e garantire un futuro ai quattro tribunali.
Questo percorso evidenzia la compattezza delle istituzioni locali e degli Ordini Forensi nel sostenere la giustizia di prossimità. La salvaguardia di questi presidi giudiziari non è soltanto una battaglia territoriale, ma un principio fondamentale per un sistema giudiziario equo ed efficace.