“Siamo oggi qui al fianco di lavoratrici e lavoratori così come nello scorso luglio, quando qualcuno riteneva l’allarme eccessivo e ingiustificato: invece avevano ragione i sindacati e i lavoratori, questa giornata lo dimostra – queste le parole DEL Sen. FINA e del Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci a margine della manifestazione svolta questa mattina ai cancelli della Azienda di semiconduttori Marsicana – Questa azienda vive oggi grazie ad una sola commessa, quella del cliente statunitenense, che però andrà a scadere nei prossimi mesi, determinando l’esigenza di licenziamento, per il momento, di 134 dipendenti. È un duro colpo all’occupazione, ma più in generale anche all’economia del territorio: parliamo di 3 mln di euro di stipendi che verranno a mancare e che colpiranno i consumi e l’indotto. In Italia ci sono solo 3 fabbriche di semiconduttori e questo stabilimento rappresenta innegabilmente patrimonio enorme di professionalità e competitività industriale sul piano nazionale e internazionale. Serve una politica industriale, una strategia, che fino ad ora è mancata e che invece le istituzioni, unitariamente, devono pretendere per questo stabilimento.
D’altronde per ottenere il recente incontro al Ministero c’è voluto un presidio dei lavoratori ed è stato solo grazie a questo impegno che si è potuto fare chiarezza sulle condizioni aziendali. Ora che sono chiare a tutti chiediamo al governo di convocare il presidente Nabil – dichiara il Sen. FINA – io stesso chiederò le commissioni industria di camera e Senato di chiamarlo in audizione. Per parte sua la Regione istituisca un formale tavolo di crisi che l’azienda ancora oggi non vuole fare. Il nostro è il territorio in cui è stata eletta parlamentare la Presidente del Consiglio: chiediamo sia lei, in prima persona, ad occuparsi del caso e chiediamo a tutti gli esponenti del centrodestra locale e regionale di unirsi in questa legittima e opportuna rivendicazione. Rivolgiamo anche un appello a tutto il territorio, perché questa vertenza non sia solo delle lavoratrici e dei lavoratori ma di tutte le cittadine e i cittadini marsicani e abruzzesi”.