Il 4 novembre 2024, si ripartirà dai bambini e dai ragazzi, dalla loro voglia di stare assieme, senza muri o barriere, e dal loro spirito di comunità. Per le celebrazioni del 106esimo anniversario della fine del primo conflitto mondiale, nella città di Avezzano, sarà un coro di oltre 200 bambini, accompagnato dai musicisti dall’Associazione bandistica Castelnuovo Città di Avezzano, ad avere il compito di intonare, dopo la sfilata del corteo e di fronte a tutte le autorità civili, militari e religiose, l’Inno d’Italia, scritto da un appena ventenne poeta genovese di nome Goffredo Mameli e musicato dal compositore Michele Novaro.
“Quella del 4 novembre, giornata dedicata al ricordo dei caduti e all’Armistizio di Villa Giusti, che consentì nel 1918 agli italiani di sventolare il tricolore su Trento e Trieste, portando a compimento il processo di unificazione iniziato già in epoca risorgimentale, è una data impressa nel nostro DNA: ogniqualvolta viene ricelebrata, porta con sé nuovo entusiasmo e nuova energia. In quell’occasione, ricorderemo i grandi passi che il nostro Paese ha fatto per arrivare a questo grado di libertà e di democrazia, ma ricorderemo anche un’Italia che, nel corso della prima guerra mondiale, dimostrò di essere una Nazione forse per la prima volta, con ampio spirito di sacrificio, determinazione e fede.
Con noi saranno presenti delegazioni di studenti, il consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi, il dottor Luigi Savina, già vicecapo della Polizia di Stato e Prefetto, che assieme al Prefetto a riposo Amalia Di Ruocco, supporta l’amministrazione comunale nel progetto “Comunità coesa, città più sicura” e il Tenente Colonnello Fabio Chiaravalle, rappresentante del Comando Militare dell’Esercito Abruzzo-Molise”. Come da programma, dopo il consueto raduno delle autorità civili, delle forze dell’ordine, delle associazioni d’Arma e delle scolaresche presso Piazza Risorgimento alle ore 9 e 30, avverrà l’ingresso in Cattedrale, per assistere alla celebrazione della santa messa, officiata da S.E. mons. Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi. Al termine della funzione religiosa, partirà il corteo, impreziosito da tutti gli alpini del territorio comunale e dalla presenza del tricolore gigante del Gruppo Alpini di San Pelino. Il corteo sfilerà lungo via Sergio Cataldi, via Corradini e via Guglielmo Marconi. Si arriverà così nella cornice di Piazza Torlonia, nell’area antistante al Palazzo comunale, dove, dopo l’ alzabandiera, il sindaco deporrà la corona d’alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre. “Il mio ringraziamento, come ogni anno, va al primo Capitano Maddalena, presidente di Assoarma, e al cavaliere Pietro Antonio Di Matteo, per la splendida passione che dimostrano di avere nei confronti dell’organizzazione di giornate e ricorrenze nazionali, che ci toccano nel profondo e nel nostro essere e sentirci comunità attiva”. Previsto, infine, l’intervento del tenente e professore Mario Di Berardino, che accenderà una luce di conoscenza sui poeti e sugli scrittori italiani che partirono per il fronte, con un bagaglio di speranze nel cuore.
“Il 4 novembre del 1921 inoltre – conclude Maddalena – con l’intenzione di onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa dell’Italia, ebbe luogo nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma, la tumulazione del Milite Ignoto. La città di Avezzano, nel 2021, gli ha riconosciuto e attribuito la cittadinanza onoraria in occasione del centenario. Per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, distribuiremo ai ragazzi presenti un opuscolo sulla storia del soldato senza storia, che divenne figlio legittimo di un’Italia finalmente unita”.