L’AQUILA – Prelievo multiplo di organi all’ospedale San Salvatore di L’Aquila: cuore, fegato e reni donati da una donna di 67 anni della Valle Peligna. Un atto di generosità dei familiari che migliorerà la vita delle persone in attesa di un trapianto. Essenziale, per eseguire le complesse e articolate procedure di prelievo d’organo, il ruolo del Centro regionale trapianti di Abruzzo e Molise, cruciale nel coordinamento delle équipe chirurgiche arrivate da altre regioni per trasportare gli organi dal capoluogo regionale ai centri individuati per il trapianto: in Sicilia i reni, al San Camillo di Roma il fegato, a Bologna il cuore. Il San Salvatore, negli anni, ha consolidato il proprio ruolo di crocevia strategico a livello nazionale a seguito di un’azione di progressivo potenziamento di professionalità mediche e tecnologie del Centro trapianti, messa in atto dalla direzione aziendale guidata dal manager Asl Ferdinando Romano.
Dopo il decesso e l’ok alla donazione degli organi, la notte scorsa sono entrati in azione, in un consolidato gioco di squadra, numerosi reparti dell’ospedale, a cominciare dalla Rianimazione dove la donna, colpita da una emorragia cerebrale, era stata trasferita nei giorni scorsi. Nonostante l’intervento nel reparto di neurochirurgia le sue condizioni si erano aggravate a causa dell’entità del danno causato dall’emorragia cerebrale. Le operazioni per il prelievo degli organi sono cominciate questa mattina per fare in modo che fosse tutto pronto all’arrivo delle équipe da altre regioni per il trasporto degli organi dall’Aquila agli ospedali in cui era previsto il trapianto.
La donna che ha donato gli organi, residente in un Comune della valle Peligna, era originaria di un Paese dell’Europa centrale e viveva da anni in Abruzzo. Il suo sacrificio ha sublimato al più alto grado i valori dell’altruismo e della generosità a beneficio di altre persone, ribadendo l’importanza di promuovere la cultura della donazione come prezioso valore etico delle comunità. Il centro regionale trapianti, con sede all’Aquila, da anni porta avanti una campagna di sensibilizzazione a diversi livelli sociali e con numerose iniziative in scuole, piazze e luoghi di aggregazione.