Lunedì 28 e martedì 29 ottobre dal Teatro Grandinetti di Lamezia Terme prende avvio la
Tournée italiana 2024-25 del Teatro dei Colori con lo spettacolo La sinfonia dei Giocattoli omaggio a Sonia Terk Daunay
Una del più lunghe e belle tournée invernali degli ultimi anni, che toccherà da ottobre 2024 a giugno 2025 città come Roma, Perugia, Todi, Pisa, Arezzo, Frosinone, Cagliari, Torino, Padova, Firenze, Rimini, Bari, Molfetta, Lecce, Livorno, Pordenone, Trieste, Potenza Napoli, Catania, Brescia, Bagno a Ripoli, Montalcino, Lecco, Pinerolo, Milano, in teatri storici, centri d’arte e spazi polifunzionali.
Le produzioni presentate in repertorio: Carnaval, Storie di Kirikù, La cerva fatata, La sinfonia dei Giocattoli, Il segreto, Uscita di sicurezza, Il picchio rosso, per la Direzione artistica, drammaturgie e regie di Gabriele e Valentina Ciaccia la quale ha attivato un nuovo percorso di formazione con una partecipe compagine di giovani artisti.
Dalle narrazioni alla drammaturgie, da visioni e percezioni a storie e leggende di altri mondi. Per una poetica dell’immagine, della parola, del colore spazio e carattere di personaggi, Un teatro di attore, di figura, di arte di multimedialità. Ecco il cast: Rossella Celati, Raffella Alfidi, Elsa Gaelle Pochini, Valentina e Gabriele Ciaccia, Niccolò Bove, Edda Comegna. Grafiche Ilaria Meli. Assistenza tecnica Boris Granieri e Luigi De Vincentis e in collaborazione Vito Caputo. Organizzazione e produzione Gabriella Montuori. Comunicazione Giuseppe Pantaleo.
Spettacoli a tecniche miste, recitazione, figura e multimedialità, teatro storico e di impegno civile.
Carnàval, omaggio al Bauhaus, è lo spettacolo della pura gioia ! Il gioco dei colori e delle forme, libero ed infinito. Nel linguaggio stile della compagnia scaturuto da una linga esperienza dell’indagine poetica e artistica sul colore in scena. Le forme cromatiche geometriche si vestono della meraviglia della natura, con animali sgangherati e panciuti, fiori e piante caleidoscopiche e fantastiche, buffi esserini che appaiono come spiritelli ad abitare le note della irriverente, poetica, partitura di Camille de Saint-Saëns : Il Carnevale degli Animali e composizioni storiche e contemporanee.
La Cerva Fatata, racconti di mirabilie, meraviglie e metamorfosi. Vincitore del Premio Euro Puppet 2023. Tratto da Lo Cunto de Li Cunti di Giambattista Basile. Da ogni metamorfosi nasce una storia, ogni cambiamento porta alla crescita e alla scoperta. Nel fluire dei ritmi e dei ricordi, musiche antiche diventano moderne, pupazzi colorati rispondono, accompagnano, fanno scherzetti e magie, e ci trasportano nel viaggio infinito del teatro, che unisce sempre il servo e il re, che redarguisce i padroni e premia i fanciulli, che ci fa ridere del riso saggio, leggero e ironico, che ci aiuta a superare con uno slancio di immaginazione e creatività ogni momento triste, ed in un battibaleno, ci fa viaggiare sulle ali delle fate della nostra fantasia.
Il segreto da “Il segreto di Luca” di Ignazio Silone, scritto nel 1956. All’origine del romanzo, come di quelli che lo precedettero e lo seguirono, c’è l’esperienza personale dello scrittore con molti elementi autobiografici. E’ la storia di un particolare caso giudiziario e di un profondissimo senso dell’amore. Spettacolo dedicato al pubblico adulto ma soprattutto ai giovani delle scuole superiori per divulgare l’opera del grande Scrittore in sinergia con il Parco Letterario e il Centro Studi internazionale.
Storie di Kirikù, pensieri sull’Africa perduta, Vincitore del Premio Euro Puppet 2024 per il ventennale del primo allestimento. Per il progetto di integrazione “Mondi racconti”. Prove, sconfitte, vittorie, riti di iniziazione, rapporti con gli elementi della terra, con gli animali, magia, riconoscimenti, risoluzioni, astuzia e coraggio per sconfiggere l’antagonista, Il bene trionfa sul male e l’eroe riporta nel villaggio armonia e serenità. Gli opposti si scontrano: bene-male, donne-uomini, piccolo-grande, coraggio-paura, verità-credenze. La storia nasce dall’Africa e vive delle forme del racconto che, nella tradizione africana, diventa un “lungo tempo del racconto”, in forma additiva si innestano altre storie ed altre origini.
Il picchio rosso
Una pagina nera della storia italiana poco conosciuta riprende vita nel libo di Renzo Paris, che si muove tra l’inchiesta e il memoir, la rievocazione individuale e le testimonianze a caldo dell’epoca. Sulla piazza di Celano, la sera del 30 aprile 1950, i carabinieri, le guardie del principe Torlonia, padrone delle terre dell’ex lago Fucino, e un gruppo di fascisti spararono su una folla di braccianti, che attendevano di essere ingaggiati al lavoro. Uccisero due uomini: Berardicurti e Paris,e ferirono una decina di persone, ma gli assassini, benché riconosciuti dalla folla, rimasero ignoti e impuniti, così l’eccidio di Celano, di cui si occuparono diversi giornali, italiani e esteri, restò un «cold case». Renzo Paris ne è stato testimone oculare all’età di sei anni. Era andato in piazza IV Novembre con i suoi genitori e la gente della baraccopoli del rione Campitelli, il più malfamato del paese. Teneva con sé in una gabbietta l’amatissimo picchio rosso, che nella sparatoria subì la stessa sorte dei caduti. Così il ricordo personale si intreccia con la memoria storica nella ricostruzione di una ferita insieme pubblica e privata, che rappresenta la perdita dell’innocenza di un’infanzia.
Uscita di sicurezza, dal Libro di Ignazio Silone.
Memorie politiche e personali da scritti tra il 1942 e il 1962, fu pubblicato nel 1965 in piena Guerra Fredda tre anni prima del dirompente ’68. Ignazio Silone è già conosciuto e molto apprezzato nel mondo; fu il suo primo successo letterario italiano, prima negato per motivi politici ed ideologici. Il libro è un insieme di piccoli libri, episodi tutti plausibili di sviluppi drammaturgici e filmici, è costituito da racconti, riflessioni, saggi. Nel libro Silone ripercorre sue memorie dall’infanzia, intrise già di osservazioni critiche, di alta morale ed umanità. Nel clima del terremoto, delle sofferenze e delle perdite familiari per soffermarsi poi, con una acuta partecipazione, sui grandi incontri e giungere alla sua ideale conclusione entrando nelle vicende della appartenenza all’idea comunista e alla sofferta e forte ferita dell’uscita dal partito. In questi salti discronici si addensano, come nella mente, sovrapposizioni e profondità, silenzi critici e dubbi esistenziali, strategie di fuga.
Frammenti di tempo per una drammaturgia della storia. Narrazioni incise negli avvenimenti del secolo delle ideologie, dei totalitarismi, degli eroismi, delle prigionie, delle opinioni, dei dissensi, dei materialismi, dei razionalismi, delle guerre, degli olocausti… delle vicine conoscenze della morte nel terremoto e nelle persecuzioni fasciste.