“Il cerchio dell’acqua” (Leonida Edizioni) del marsicano Gaetano Lolli, festeggia la seconda ristampa a Pescina (Aq) nella sala consiliare del Comune sabato 26 ottobre alle ore 17.00 dove ad accogliere l’autore ci sarà il Sindaco Mirko Zauri. Modera l’appuntamento, Sergio Venditti.
Un grande traguardo per l’ingegnere edile architetto di Avezzano, già autore della raccolta di racconti “Appartenenze” (Leonida edizioni) che con questo primo romanzo dedicato al Fucino vive riconoscimenti inaspettati.
“Mi presento, sono il Fucino, altro non importa aggiungere. La mia è una storia millenaria, iniziata nei meandri del tempo, ma posso dirvi questo: tutto ciò che di rilevante mi riguarda ha a che fare con l’uomo”. A parlare, in questo prologo, è il Lago del Fucino protagonista del romanzo storico di Lolli ma immagine di spicco, altresì, di un omaggio al Parco Letterario Ignazio Silone di Pescina, a pochi giorni dalla X giornata dei Parchi Letterari: “nel nostro parco letterario si parla molto di paesaggio e territorio; non perdiamo occasione per ripercorrere la storia delle nostre origini e riscoprire le nostre radici, motivo per cui questo romanzo che ripercorre la storia millenaria di un’immensa distesa d’acqua «simile ad un mare per la sua grandezza», merita di essere conosciuto anche dalla nostra comunità. Oggi noi possiamo solo immaginare ciò che è stato e grazie alla ricerca di Lolli possiamo anche leggerlo” – spiega il Sindaco Zauri.
“Sono onorato inoltre – conclude il Sindaco – di condividere insieme all’autore, proprio a Pescina, la gioia per la seconda ristampa del volume in pochi mesi: il grande interesse che il pubblico di lettori mostra nei confronti de ‘Il cerchio dell’acqua’ non solo attesta il valore del lavoro di Lolli, ma anche della grande curiosità che desta la terra marsicana”.
Lolli affida proprio ai pensieri e ai sentimenti del lago Fucino il compito di congiungere le storie degli uomini attraverso le varie epoche sul cui sfondo si muovono i singoli personaggi che animano le pagine di questo percorso “diacronico” come lo definisce la stessa Dottoressa Emanuela Ceccaroni (Archeologa e curatrice della prefazione), lungo le sponde del bacino lacustre.
La copertina è stata realizzata da Alfonso Scioli.
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