AVEZZANO – Quattro avezzanesi, tre uomini di 62, 51 e 42 anni e una donna di 46, sono comparsi ieri davanti al giudice del Tribunale di Avezzano, Giampiero Lattanzio, per rispondere alle accuse di truffa e sostituzione di persona. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il gruppo avrebbe adottato una tecnica ingegnosa per ottenere beni, tra cui monopattini elettrici, per un valore complessivo di diverse migliaia di euro.
Il modus operandi degli imputati consisteva nel recarsi presso l’attività commerciale Trony, fingendosi l’ignara vittima e sottoscrivendo, a suo nome, contratti di finanziamento per l’acquisto di vari beni. La frode si sarebbe ripetuta in diversi episodi, ma uno dei più gravi coinvolge anche il padre di due degli imputati, un uomo truffato dai suoi stessi figli.
In questo particolare episodio, il fratello e la sorella avrebbero fornito il documento d’identità del loro padre a un terzo complice, il quale si sarebbe presentato da Trony, fingendosi il genitore, per ottenere un finanziamento a suo nome.
Gli imputati, ora sotto processo, sono difesi dagli avvocati Antonio Pascale, Mario Del Pretaro e Franco Colucci. Le udienze proseguiranno nei prossimi giorni, quando saranno ascoltati ulteriori testimoni e saranno esaminate le prove raccolte dall’accusa.