La vicenda attorno allo Stadio dei Marsi di Avezzano sembra un’intrigata partita, dove l’assessore allo sport Pierluigi Di Stefano si trova sotto un fuoco incrociato. Da una parte, il consigliere regionale Massimo Verrecchia, dall’altra, il presidente dell’Avezzano Calcio Andrea Pecorelli. Quest’ultimo, recentemente al centro di vicende giudiziarie, non ha nascosto il suo disappunto per non aver ottenuto la concessione ventennale dell’impianto, mossa che lo avrebbe messo al sicuro per un lungo periodo. Ma perché Di Stefano è finito nel mirino?
Verrecchia sembra aver scelto la via delle critiche per obiettivi più politici che amministrativi. Non ha bisogno di guadagnare terreno, è già in una posizione comoda. Ma, come si sa, in politica ogni occasione è buona per mettere in difficoltà l’avversario o, in questo caso, l’amministrazione comunale di cui Di Stefano è una figura chiave. L’assessore, infatti, è uno dei pochi ad aver preso in mano una questione che giaceva irrisolta da trent’anni, quella dei lavori di riqualificazione del “Dei Marsi – Cimarra”. Certo, i ritardi sono evidenti, ma accusare Di Stefano di immobilismo suona un po’ come un’azione da cartellino giallo.
Dall’altro lato c’è Pecorelli, che vedeva nella concessione ventennale una sicurezza per l’Avezzano Calcio. La sua opposizione si è accentuata proprio di fronte alla mancata approvazione della concessione. Di Stefano, dal canto suo, ha ribadito la necessità di seguire le procedure e valutare attentamente la situazione. E così, mentre Pecorelli insiste sulla gestione a lungo termine e sulla restituzione delle spese per la manutenzione straordinaria che dice di aver sostenuto, il comune resta fermo sulle sue posizioni.
È innegabile che Pecorelli, a capo di una società calcistica storica per la città, abbia cercato di far valere il suo peso. Ma anche qui, non è la prima volta che qualcuno tenta di ottenere concessioni vantaggiose puntando su pressioni mediatiche o politiche. Di Stefano, che non è certo un novellino, ha risposto con la calma di chi sa che la partita è ancora lunga e che nessuno ha la bacchetta magica per risolvere problemi annosi in pochi mesi.
Alla fine, chi rischia di finire in fuorigioco? Verrecchia, con il suo tentativo di colpire l’amministrazione attraverso Di Stefano, Pecorelli, o l’assessore? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: per ora in fuori gioco si sentono i tifosi, anche in virtù dei risultati ottenuti in campo dalla squadra.