L’ANCI ha sempre rappresentato e rappresenta la casa di tutti i Comuni, al di là delle appartenenze politiche e territoriali. Anche per questo, il dibattito che si è sviluppato in questi giorni, nell’imminenza del rinnovo degli organi dell’Associazione in Abruzzo, come Presidente uscente ed eletto cinque anni fa sulla base di un accordo unitario, non può lasciarmi indifferente.
In questi anni, proprio grazie all’unitarietà che portò i Sindaci a convergere sul mio nome, di cui ringrazio tutti i colleghi e tutte le forze politiche e civiche, siamo riusciti come Associazione a tutelare e supportare le nostre comunità e i nostri territori, arrivando sempre a fare sintesi al di là delle differenze politiche e territoriali e ad affrontare, anche nei momenti più difficili, come la pandemia, sfide epocali con quel senso di comunità e solidarietà istituzionale che è proprio dell’ANCI.
Per questo, il dibattito di questi giorni e le difficoltà a convergere su una figura unitaria, non possono che spingerci a un ulteriore momento di riflessione, rimettendo al centro l’obiettivo, che deve appartenere a tutti, indistintamente, di conservare quello spirito di condivisione e unità che ha sempre contraddistinto l’ANCI.
Il contesto è tale per cui credo possa essere proficuo, se non necessario, prenderci tutto il tempo utile per un ulteriore confronto tra tutte le forze e tutte le comunità territoriali. E come ho già detto da tempo, se i colleghi sindaci e le forze in campo lo dovessero ritenere utile, proprio esercitando un mio ruolo esterno, da presidente uscente, anche di garanzia, resto a disposizione, facendo io per primo un passo di lato, per promuovere e facilitare, fra tutti, questo spirito unitario e arrivare, attraverso un dialogo serio e costruttivo, a salvaguardare l’ANCI come baluardo, attraverso i Sindaci, delle nostre comunità.
Questo anche per confermare quel ruolo di ANCI come patrimonio di valori condivisi e di battaglie unitarie e organismo di rappresentanza istituzionale dei Sindaci di fronte a tutti gli enti sovraordinati.
Oggi il tema non è fare passi indietro, ma al contrario fare tutti insieme un passo in avanti negli interessi di tutta la comunità dei sindaci e dei nostri territori e comunità.