Un duro colpo è stato inferto al mondo della musica locale con il furto avvenuto presso uno dei negozi storici del territorio, Malandra Strumenti Musicali, situato in via Tiburtina Valeria. Il negozio, punto di riferimento per musicisti e appassionati, è stato saccheggiato nella notte, causando una perdita ingente sia in termini economici che emotivi.
A raccontare l’accaduto è stato lo stesso proprietario, Ettore Malandra, che ha condiviso la sua frustrazione e dolore tramite un post su Facebook. “Dopo averci pensato bene, ho deciso di condividere quello che mi è successo. Purtroppo questa notte ho subito un furto presso il mio negozio. Sono sparite circa 150 chitarre, batterie, una quantità per ora indefinita tra mixer, diffusori, consolle, violini, fiati ecc…”, ha scritto Malandra, rivelando una situazione drammatica per l’attività.
Oltre alle circa 150 chitarre, sono stati sottratti strumenti a fiato, percussioni, mixer e attrezzature professionali di vario genere, tra cui diffusori e consolle da DJ, con un valore complessivo che deve ancora essere stimato con precisione. Il furto rappresenta non solo una perdita materiale, ma anche un danno morale per un’attività che ha sempre supportato la comunità musicale.
Malandra ha poi lanciato un appello ai suoi amici musicisti e alla sua rete di contatti, chiedendo di essere vigili. “Chiedo a tutti i miei contatti e amici musicisti di tenere occhi e orecchie aperti, perché questa merce dovrà essere rimessa in commercio, probabilmente con prezzi di occasione”, ha scritto nel suo post.
La risposta sui social non si è fatta attendere: tantissimi messaggi di solidarietà e incoraggiamento sono arrivati da amici, clienti e musicisti che si sono stretti intorno a Malandra in questo momento difficile. Alcuni hanno già iniziato a condividere l’appello sui propri profili, sperando che la collaborazione della comunità possa portare al ritrovamento degli strumenti rubati e a riportare un po’ di giustizia.
Questo furto ha toccato profondamente il tessuto culturale e musicale della città. La speranza è che con il supporto di tutti, si possa recuperare almeno parte del bottino e restituire a Malandra Strumenti Musicali la possibilità di continuare a essere un punto di riferimento per tutti i musicisti locali.