L’AQUILA – In Italia, nel 2022, più di 2000 nuove infezioni Aids, di cui un terzo diagnosticate già in fase avanzata: l’Hiv, passato in secondo piano sui Media, è ancora una patologia di largo impatto e l’Abruzzo è la terza regione per incidenza di nuovi casi. Il tema, insieme a quello delle nuove terapie, sarà al centro del congresso nazionale ‘HIV clinical prAQtice’, in programma all’Aquila, sabato 21 settembre, a partire dalle ore 9 al centro congressi “Luigi Zordan”, in piazza San Basilio.
Al convegno, promosso dal dott. Alessandro Grimaldi, direttore del dipartimento medico della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila e direttore del reparto di malattie infettive del San Salvatore, prenderanno parte giovani infettivologi, medici di base e specialisti di diverse regioni italiane.
L’iniziativa rientra nelle molteplici azioni a largo raggio intraprese da tempo dalla direzione aziendale, guidata dal manager Ferdinando Romano, in materia di prevenzione sul territorio provinciale.
I lavori saranno articolati secondo un format ibrido poiché tratteranno le specifiche problematiche sia con presentazioni frontali sia con argomenti ‘focus’ riservati a piccoli gruppi. Gli spazi di analisi e approfondimento coinvolgeranno ricercatori provenienti da alcune delle maggiori università italiane e medici ospedalieri specializzati nella cura dell’infezione da HIV, coordinati dal dott. Alberto Borghetti, professore del reparto malattie infettive dell’Università di Pisa e dal dott. Arturo Ciccullo, dirigente medico di malattie infettive di L’Aquila.
Nel congresso verrà dato ampio spazio ai nuovi approcci terapeutici e a una visione della terapia antiretrovirale sempre più incentrata sulle necessità delle persone affette dall’ infezione.
“L’obiettivo del congresso”, dichiara Grimaldi, “è veicolare il messaggio sulla necessità di una diagnosi precoce in modo da iniziare una terapia efficace e ben tollerata. E’ significativo che il convegno nazionale si tenga all’Aquila, capoluogo di una Regione come l’Abruzzo che, in base ai dati dell’Istituto superiore di Sanità, registra la maggiore incidenza di nuove infezioni dopo Lazio e Toscana, con una percentuale di 3,9 casi ogni 100.000 abitanti.”