L’AQUILA – 50 giovani dottori assunti in un anno al Dipartimento medico nell’ottica di un investimento aziendale mirato a formare nuove professionalità e a introdurre linfa vitale nelle articolazioni operative della Asl 1 Abruzzo.
E’ stato l’argomento dell’incontro di ieri, all’ospedale di L’Aquila, nella sala Dal Brollo, tra i vertici Asl, il direttore del dipartimento medico, dott. Alessandro Grimaldi e i giovani professionisti assunti di recente e attualmente in servizio nei reparti degli ospedali della provincia.
Erano presenti il direttore sanitario della Asl, Alfonso Mascitelli e il direttore dell’agenzia regionale sanitaria, Pierluigi Cosenza.
Il significativo ingresso dei nuovi camici bianchi, avvenuto con avvisi e stabilizzazioni in virtù di una strategia lungimirante della direzione aziendale guidata dal manager Ferdinando Romano, segna una fase nuova e importante nel processo di potenziamento e rinnovamento del personale medico e costituisce un investimento cruciale per il futuro. Tra i 50 medici vi sono sia specializzandi sia specializzati, cioè coloro che hanno già completato il tirocinio, alcuni dei quali con incarichi di rilievo.
Nel corso del confronto con i vertici Asl, i nuovi medici hanno parlato del loro lavoro e delle competenze che intendono maturare all’interno dell’azienda, auspicando di poter fare un percorso professionale pieno e appagante in funzione delle necessità dell’utenza.
“L’incontro di ieri”, dichiara Grimaldi, “è servito per ascoltare i nuovi giovani colleghi e recepirne le richieste, in modo da valorizzarne il ruolo e impiegarli nel modo migliore in reparti e servizi. È stato un punto di partenza, condiviso con la direzione Asl, per tracciare una linea d’indirizzo per i prossimi mesi. La valorizzazione dei nuovi colleghi passa attraverso l’individuazione della loro migliore collocazione in azienda e un’adeguata formazione professionale. Tra l’altro”, conclude Grimaldi, “l’assunzione di questi giovani medici potrà essere uno strumento importante per ridurre le liste di attesa con le attività ambulatoriali”