È stato un vero e proprio trionfo quello del pilota monegasco a bordo della sua Rossa, il quale ha regalato uno spettacolo entusiasmante svolgendo una corsa da vero campione senza errori e sbavature.
Nulla hanno potuto le due McLaren di Piastri e Norris, rispettivamente secondo e terzo, che hanno tentato di tutto per raggiungere il ferrarista cercando di coronare il loro sogno di vincere a Monza. Stessa sorte per le due Red Bull che hanno concluso la corsa in sesta e ottava piazza con evidenti difficoltà di messa a punto della monoposto.
Ma veniamo alla gara.
Partono in pole position le due McLaren con Norris e Piastri e a seguire Russell su Mercedes Leclerc e Sainz.
Alla prima variante Piastri infila Norris di prepotenza il quale si fa prendere anche dal ferrarista partito come un fulmine e accodatosi all’australiano come un’ombra. Il ferrarista fa capire subito le sue intenzione e i due se le danno di santa ragione a colpi di giri veloci. Uno spettacolo che non si vedeva da tempo sul Tempio della velocità di Monza. Stessa condizione per Carlos Sainz che deve tenere il passo dell’altra McLaren che va avanti sempre più minacciosa.
In tutta questa situazione, nelle retrovie si trovano i due piloti Red Bull che fanno da spettatori senza opporre alcuna resistenza e alle prese con una vettura che ha cambiato completamente faccia in queste ultime gare con grossi problemi di bilancio e usura pneumatici.
Intono al 15° giro inizia la danza dei pit-stop e qui la cosa si fa determinante. La McLaren punta sulla strategia a due soste e di conseguenza dà subito fondo alle risorse a disposizione della vettura. La Ferrari, invece, adotta inaspettatamente una strategia con una sola sosta prendendo in contropiede la scuderia britannica, la quale, dopo la seconda sosta si ritrova ad inseguire le due Rosse ora in prima e seconda posizione e con una sosta in meno. Da qui la decisione determinante della Scuderia di Maranello: si va fino in fondo costi quello che costi. Leclerc comincia dapprima a prendere distanza dal suo compagno di squadra Sainz e dalle McLaren ma a 10 giri dalla fine le gomme della sua Ferrari e di quella di Sainz iniziano a dare segni di cedimento iniziando a perdere terreno rispetto alle frecce britanniche.
Qui prende corpo la magia del monegasco, il quale inizia a guidare con un tyre management tale da non perdere eccessivamente terreno ma nel contempo non sovraccaricare le anteriori rischiando un pericoloso fuori-pista: un vero stile da campione che ricorda piloti del passato del calibro di Clark, Lauda, Prost e altri.
Nel frattempo le due McLaren riescono a raggiungere Sainz che ormai, avendo le gomme “finite”, tenta stoicamente di opporre resistenza ma purtroppo è costretto a cedere il passo per non finire la gara su tre ruote.
Alla fine Leclerc, dopo ben 38 giri con gli stessi pneumatici, si ritrova con le gomme ridotte come carta da parati ma continua inesorabile la sua marcia verso la vittoria facendo viaggiare la sua Ferrari come su un cuscino d’aria, tagliando il traguardo da eroe di Monza e riprendendosi quella soddisfazione che gli mancava da troppo tempo: una vittoria di cuore e lucida follia.
Il prossimo appuntamento sarà a Baku in Azerbaijan il 15 settembre alle ore 13.00; circuito completamente diverso da Monza che impone dei setup di compromesso con tratti veloci e tratti guidati.
La McLaren è in lizza per il titolo mondiale con la Red Bull che ormai non è più la stessa vettura di prima e ciò significa spettacolo assicurato.
Tutti a Baku, quindi, tra 15 giorni.
Restate sintonizzati.
Pos. | Pilota | Team | Giri | Tempo/Distacco | GpV |
1 | C. Leclerc | Ferrari | 53 | 1:14:40.727 | 1:23.226 |
2 | O. Piastri | McLaren | 53 | +2.664 | 1:21.943 |
3 | L. Norris | McLaren | 53 | +6.153 | 1:21.432 |
4 | C. Sainz | Ferrari | 53 | +15.621 | 1:23.219 |
5 | L. Hamilton | Mercedes | 53 | +22.820 | 1:21.512 |
6 | M. Verstappen | Red Bull | 53 | +37.932 | 1:21.745 |
7 | G. Russell | Mercedes | 53 | +39.715 | 1:22.036 |
8 | S. Perez | Red Bull | 53 | +54.148 | 1:22.971 |
9 | A. Albon | Williams | 53 | +67.456 | 1:23.918 |
10 | K. Magnussen | Haas | 53 | +68.302 | 1:23.437 |
11 | F. Alonso | Aston Martin | 53 | +68.495 | 1:22.944 |
12 | F. Colapinto | Williams | 53 | +81.308 | 1:23.728 |
13 | D. Ricciardo | RB | 53 | +93.452 | 1:24.219 |
14 | E. Ocon | Alpine | 52 | +1 giro | 1:24.343 |
15 | P. Gasly | Alpine | 52 | +1 giro | 1:23.755 |
16 | V. Bottas | Kick Sauber | 52 | +1 giro | 1:23.609 |
17 | N. Hülkenberg | Haas | 52 | +1 giro | 1:23.275 |
18 | G. Zhou | Kick Sauber | 52 | +1 giro | 1:25.092 |
19 | L. Stroll | Aston Martin | 52 | +1 giro | 1:22.232 |