PESCARA – “Abbiamo chiesto un incontro con l’assessore Verì al fine di comprendere bene cosa sia la paventata Struttura di Missione per i controlli sulla spesa sanitaria delle Asl di cui hanno parlato i giornali. La nuova Struttura dovrebbe avere funzioni di controllo sull’operato delle ASL, di analisi dei conti e di verifica degli avanzamenti e risultati dei piani di razionalizzazione della spesa, con un costo stimato al 2026 fino a un milione di euro. In pratica una duplicazione e sovrapposizione di quelle che sono attualmente le funzioni del Dipartimento Sanità, che ha quale supporto tecnico l’Agenzia regionale della Sanità”. Lo affermano la Cgil Abruzzo Molise e la Fp Cgil Abruzzo Molise.
“Basta vedere l’allegato 2 alla DGR n. 150/2020 dove sono elencate le competenze del citato Dipartimento – affermano il segretario generale del sindacato, Carmine Ranieri, e quello della Fp Cgil, Luca Fusari – per comprendere come tutte le attività di predisposizione degli obiettivi ai Direttori delle Asl, così come i compiti di verifica e controllo siano proprie del Dipartimento regionale. A questo si aggiungono i compiti di verifica e controllo della Commissione consiliare competente in materia che, da ultimo, esprime parere obbligatorio sulla appropriatezza dei Piani di razionalizzazione della spesa delle Asl”.
“Non si comprende, perciò – aggiungono – la necessità di una ulteriore struttura che faccia quello che già fanno altri e con l’unica vera innovazione di un aumento di spesa, mentre si riducono servizi al cittadino per risparmiare. Un aumento di spesa che avviene mentre esponenti di maggioranza chiedono di riflettere sul mantenimento dei piccoli plessi sanitari perché occorre risparmiare. Un aumento di spesa quando si sente parlare addirittura di una tassa di scopo per ripianare il debito sanitario. A che serve, quindi, questa nuova struttura che andrebbe solo ad aumentare la filiera dei controlli e diluire le responsabilità connesse ad essi?”, si chiedono i segretari.
“E’ nostra convinzione che si debba, invece, potenziare, nel rispetto dei limiti di spesa, il personale del Dipartimento Sanità i cui dipendenti lavorano con abnegazione e sotto organico tanto da avere difficoltà addirittura a poter fare le ferie. Occorre dare fiducia, sostegno e risorse a quella classe Dirigente che da tempo opera nel settore e che meglio conosce i problemi dalla sanità abruzzese. Non è facendo un nuovo centro di costo, che si avrà più efficienza ed efficacia nell’azione di verifica, monitoraggio e controllo sulla spesa sanitaria, ma investendo su ciò che già esiste – concludono – senza nuovi o ulteriori costi per la collettività”.