L’AQUILA – Dopo la Cgil, a chiedere chiarezza sullo scorrimento delle graduatorie Asl è il Partito democratico. «Una scelta incomprensibile», dice il segretario comunale Nello Avellani. «A pensar male, e non vogliamo farlo, verrebbe da dire che si siano scelti i candidati giusti». Con due delibere approvate il 19 luglio scorso dal direttore generale, Ferdinando Romano, l’Asl ha assunto a tempo indeterminato tre dirigenti amministrativi. Tra i loro nomi spicca quello dell’assessore comunale al Sociale del Comune dell’Aquila, Manuela Tursini, e dell’ex dirigente a contratto della Regione Abruzzo e segretaria di giunta regionale, l’avvocato Daniela Valenza. «Come mai si è deciso di attingere a due diverse graduatorie», si domanda il Pd. «Tra l’altro, la graduatoria del concorso bandito dal consiglio regionale, da cui è stata assunta l’assessora comunale, era scaduta il 26 luglio 2023, ed è stata poi prorogata per un anno dalla Regione che vi ha attinto proprio agli sgoccioli». Una scelta che secondo Avellani «solleva parecchi dubbi di costituzionalità». Formalmente le assunzioni sono avvenute nel pieno rispetto delle norme e da graduatorie ancora aperte relative a concorsi indetti dal Comune e dal consiglio regionale. Ma il Pd non ci vede chiaro e chiede alla Asl 1 «di revocare, in autotutela, le deliberazioni assunte». E prosegue: «Non possiamo non riconoscere come nei concorsi indetti dal Comune dell’Aquila, dalla Regione e da altri enti strumentali, si siano fatte valere professionalità vicine al centrodestra cittadino che, passate da incarichi di staff o in altro modo fiduciario, dimostrano poi le oro competenze vincendo o piazzandosi in posizioni favorevoli per futuri scorrimenti. I casi, in effetti, sono davvero numerosi. Davvero numerosi».
Come la Cgil, il Pd ricorda che la legge 6/2009 di Regione Abruzzo, all’articolo 26/bis, prevede che le Asl abruzzesi – enti strumentali – utilizzino graduatorie vigenti del consiglio regionale o della giunta regionale. «Come mai allora si è attinto, anche, alla graduatoria del Comune dell’Aquila?» si domandano, aggiungendo «come mai è stato richiesto persino un parere all’avvocato Celotto per poter attingere a quella specifica graduatoria?». E concludono: «Il consiglio di Stato ha chiarito che, prima di attingere da graduatorie di altri Enti, si dovrebbe procedere con un avviso di mobilità: si è proceduto con l’avviso?», si domandano. «E se non lo si è fatto, la decisione è stata opportunamente motivata come previsto dalle norme?».