È stato il dottor Luigi Marino, storico animatore del quartiere di Avezzano e delegato dal sindaco della città, Giovanni Di Pangrazio, a seguire i lavori di restyling di Piazza San Bartolomeo, a denunciare immediatamente l’accaduto alle forze dell’ordine, informando, contestualmente, l’assessore alla sicurezza, Cinzia Basilico, da poco investita anche delle deleghe alle politiche agricole e alle infrastrutture ferroviarie e autostradali. In un lasso di tempo rapidissimo, colui che ha imbrattato e deturpato, di notte, una panchina pubblica e il vicino pannello per affissi pubblicitari, è stato identificato dagli agenti della Polizia Locale della città poiché inchiodato dall’innovativo sistema di video-sorveglianza, implementato di recente e dotato di intelligenza artificiale.
Plaude al brillante e risolutivo operato l’assessore Basilico, che commenta: “La nostra agorà dell’identità cittadina è stata vandalizzata; chi si è macchiato di un simile e vergognoso gesto, dovrà ora rispondere del reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. La piazza-gioiello di Avezzano, che tanto interesse ha suscitato anche durante i grandi eventi di questa città, è protetta h24”. Sempre con rapidità, la panchina è stata ripulita. Stessa cosa è valsa anche per il panello per le affissioni, imbrattato con espressioni da turpiloquio. “Quando parliamo di inciviltà, parliamo proprio di questo; quando diciamo di voler diffondere nella nostra città le buone pratiche del rispetto, attraverso una rieducazione ai sentimenti, alla morale e all’etica, ci proponiamo di sconfiggere gesti di questo tipo. Attraverso i nostri occhi elettronici, l’autore è stato immediatamente individuato e denunciato. Un grazie di cuore, infine, – aggiunge Basilico – va rivolto al nostro concittadino Marino, custode di un altissimo senso di responsabilità e di civismo: un esempio sicuramente da seguire. Stanotte, purtroppo, sempre nella nostra piazza storica riportata alla luce con un investimento poderoso, è stata rotta anche la lampada votiva dedicata alle vittime del sisma del 1915 e di nuovo è stata imbrattata un’altra panchina: anche in questo caso rintracceremo subito il responsabile, attraverso il nostro sistema di videosorveglianza. Questa volta, saremo, però, ancora più duri, trattandosi della vandalizzazione di un simbolo cittadino dal forte valore identitario, umano e comunitario: il reato del quale dovrà rispondere l’autore, una volta individuato, non sarà solo deturpamento, ma danneggiamento, che prevede anche la reclusione da sei mesi a tre anni, a seconda della gravità. Ricordo che Piazza San Bartolomeo è un sito archeologico con preziosità e testimonianze storiche: un luogo che, negli anni, grazie alla volontà del nostro sindaco, è stato recuperato e rivalorizzato. La ricostruzione del legame con le nostre radici è una delle principali mission di questa amministrazione: la protezione di questi luoghi di socialità e di memoria è totale. Alla luce dell’ultimo fatto di questa notte, gravissimo, il Comune si costituirà parte civile, richiedendo il risarcimento danni”. Proprio questa piazza, a partire dalla prossima settimana, diventerà “sito” sensibile, con un’attenzione raddoppiata.