“Una grande boccata d’ossigeno anche per i nostri vitivinicoltori”. Così il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha commentato la notizia della firma del decreto con il quale il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha sancito la possibilità, per le aziende del settore vitivinicolo, di derogare al limite del 30% della spesa minima che doveva essere realizzata entro il 15 ottobre 2023 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, riducendo tale limite al 3%.
Si tratta di una deroga richiesta dallo stesso vicepresidente Imprudente in una nota inviata, nel febbraio scorso, alla Commissione “Politiche Agricole” della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, affinché l’Abruzzo beneficiasse di tale fondamentale deroga, in merito ad una misura molto sentita dalle aziende agricole, denominata “Ristrutturazione e Riconversione dei Vigneti (RRV)”, che prevede contributi per il miglioramento delle produzioni vitivinicole e il loro adeguamento alla domanda del mercato.
“Il presupposto perché si arrivasse a licenziare questo decreto – ha ricordato Imprudente – era la dichiarazione dello stato di eccezionale avversità atmosferica deliberato a fine gennaio, avendo l’Abruzzo subito, nel periodo maggio-giugno del 2023, i noti eventi meteorici che hanno poi portato allo sviluppo delle infezioni di Peronospora, ma non era scontato ottenere questo grande risultato, per il quale ringrazio il Ministro Lollobrigida ed il Direttore dell’Agenzia AGEA, che ha mostrato grande capacità di ascolto”.
Pertanto, alla luce del notevole impatto economico che tale avversità aveva generato sui redditi delle aziende vitivinicole coinvolte, il vicepresidente Imprudente, si era premurato di sollecitare il MASAF ed AGEA, al fine di estendere l’applicazione della norma transitoria, con la rendicontazione del 3% delle spese, anche all’Abruzzo.
“La finalità – ha proseguito Impudente – è quella di garantire una forma di sostegno fondamentale per le imprese vitivinicole colpite dalla peronospora che, a causa delle copiose precipitazioni della primavera del 2023, per un lungo periodo di tempo non hanno potuto accedere ai terreni per eseguire gli interventi necessari a realizzare gli investimenti pianificati”.