Quindici anni fa, il terremoto che ha scosso la città de L’Aquila ha lasciato un’impronta indelebile sul cuore di Celano, una comunità che ha perso una giovane promessa, Rossella Ranalletta, tra le 309 vittime di quella tragica giornata. Rossella, allora studentessa di Ingegneria Chimica all’Università dell’Aquila, è stata strappata alla vita troppo presto, travolta dal crollo della sua dimora e luogo di studio in via XX Settembre.
Da quel giorno, Celano non ha mai dimenticato Rossella, commemorandola con affetto e commozione ogni anno. E oggi, nel quindicesimo anniversario di quel drammatico evento, la città si prepara a rendere omaggio alle vittime con un gesto simbolico ma carico di significato: la deposizione di un mazzo di fiori presso la stele commemorativa, situata in via Luigi Giuliani.
Il sindaco di Celano, con parole pregne di emozione e riflessione, sottolinea l’importanza di ricordare le tragedie del passato per non ripeterle in futuro. “Ogni parola in queste ricorrenze tristi sembra sciocca e banale”, scrive il Sindaco, “ma è necessario ricordare, lasciare memoria di quello che è stato, perché gli effetti della natura sono imprevedibili, impensabili e l’uomo ancora oggi deve imparare ad affrontarli, ad arginarli, ad evitarli”.
E mentre L’Aquila mostra segni di rinascita, Celano non dimentica il dolore e la perdita. “Ma non bisogna dimenticare quello che è stato”, continua il Sindaco, “rievocarlo, per non tornare a sbagliare, perché l’uomo quando pensa di sfidare la natura, soccombe sempre”. Le parole del Sindaco incarnano il rispetto e l’amore della comunità celanese per coloro che sono stati strappati loro troppo presto.
Rossella Ranalletta vive nei ricordi di coloro che l’hanno conosciuta e amata, il suo sorriso luminoso e la sua felicità contagiosa rimarranno per sempre impressi nei cuori di chi l’ha conosciuta. Che lei e tutte le altre 309 vittime possano riposare in pace, e che alle loro famiglie giunga il conforto e il cordoglio di una comunità unita nel ricordo e nel dolore.