Una foto pubblicata sui social media ha scatenato l’indignazione nella cittadinanza di Avezzano: un autobus della società partecipata dal Comune è stato utilizzato per la pubblicità elettorale di un candidato consigliere alle prossime elezioni regionali. La foto mostra chiaramente l’autobus fermo da diversi giorni con un’enorme affissione pubblicitaria del candidato in questione, nella prossimità del cimitero cittadino nella zona industriale con viabilità ad alto traffico.
Questa pratica spesso in uso anche sugli autobus capitolini, solleva serie preoccupazioni riguardo all’uso degli autobus comunali, che sono un servizio essenziale per la mobilità dei cittadini e dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per tale scopo, non per promuovere candidati politici.
La pubblicità elettorale su mezzi pubblici, in particolare su autobus comunali, solleva dubbi anche sulla parità di accesso alla visibilità politica e sulla correttezza del processo elettorale. Questo tipo di utilizzo potrebbe essere interpretato come un vantaggio ingiusto per il candidato coinvolto, creando un disallineamento nei confronti degli altri candidati che non hanno accesso a risorse simili.
Inoltre, l’immagine di un autobus fermo per giorni con una pubblicità elettorale può anche sollevare interrogativi sulla manutenzione e sull’efficienza dei servizi pubblici partecipati dal Comune.
Ovviamente non vi è un dato normativo a cui far riferimento, quindi per la sosta a mo’ di vela dell’autobus in questione si potrebbe utilizzare il termine di 48 ore indicato nei due pareri del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 18/02/08 n° 16076 e del 29/07/08 n° 62926, che, per identificare l’utilizzo del mezzo, come criterio ampiamente accolto dalla giurisprudenza, al fine di qualificare quando una attività pubblicitaria svolta attraverso un mezzo mobile si trasforma in un impianto pubblicitario fisso e quindi necessitante di specifica autorizzazione ex art. 23 Codice della Strada.
Si osserva che tale riferimento temporale è valido però solo fino al momento in cui la propaganda elettorale mediante veicolo può essere ritenuta come una qualsiasi attività pubblicitaria, perché dal momento in cui scatta la vigenza della normativa specifica di settore sopra citata, allora la disciplina generale del Codice della Strada non può più essere applicata. In poche parole la pubblicità sugli autobus è ammessa ma nel periodo di campagna elettorale cambia la regola. Questo per quanto riguarda svolgere attività di propaganda elettorale mediante veicoli pubblicitari, meglio conosciuti come “vele”. In questo caso ribadiamo che non vi è un dato normativo a cui fare riferimento, visto l’utilizzo atipico del mezzo.
È fondamentale che le istituzioni locali garantiscano l’imparzialità e l’integrità del processo elettorale, evitando qualsiasi forma di utilizzo improprio delle risorse ai fini politici. L’utilizzo degli autobus comunali per scopi di propaganda elettorale non solo mina la fiducia dei cittadini nel sistema democratico, ma compromette anche l’equità e la trasparenza delle elezioni.
È quindi necessario che il Comune di Avezzano e le autorità competenti riferiscano su questo episodio anche con un’interrogazione e adottino misure correttive, se necessarie, per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. I cittadini hanno il diritto di aspettarsi che le risorse pubbliche vengano utilizzate in modo trasparente, senza favoritismi o manipolazioni politiche.