Mi fa piacere apprendere che domani, 1 Marzo, si terrà all’Aquila un incontro elettorale sul “Piano Strategico dello Sport”, su iniziativa del candidato al Consiglio regionale Alessandro Piccinini e con la partecipazione di illustri relatori del partito della Meloni. Meglio tardi che mai, direbbe l’adagio popolare! Purtroppo però gli esponenti di Fratelli d’Italia viaggiano con molti anni di ritardo. Sull’argomento, in effetti, nulla è stato fatto in sette lunghi anni dall’Amministrazione Comunale, come nulla è stato fatto dalla Regione a guida Marsilio. Soltanto ora gli esponenti meloniani, dopo anni di totale inazione, si accorgono della rilevanza del tema, guarda caso a 9 giorni dalle elezioni!
Personalmente ho proposto più volte il Piano Strategico dello Sport, alla Regione ed al Comune, ottenendo come risposta solo generiche rassicurazioni e vaghe promesse, alle quali nulla è seguito. E’ comunque un bene che Piccinini si accorga oggi dell’importanza della programmazione nello Sport, e sarebbe il caso che facesse opera di convincimento presso il suo stesso partito per fare votare un Piano Strategico anzitutto all’Aquila, laddove l’Amministrazione, oltre ad aver bocciato un mio emendamento al bilancio sull’argomento, ha perso, proprio per grave carenza programmatoria, grandi occasioni come i Mondiali di Pattinaggio del 2024, spostati a Montesilvano.
Bene dunque il Convegno di domani, se sarà un momento costruttivo di serena autocritica e deciso ripensamento dei meccanismi di programmazione, altrimenti si continuerà a chiacchierare senza produrre alcun risultato concreto.
Oggi lo sport è considerato ovunque, meno che all’Aquila, fenomeno di primaria importanza, risultando lo strumento migliore per educare e favorire l’integrazione, in grado di guardare con attenzione i più giovani e rivolgersi all’età matura. Occorre quindi guardare ad un nuovo ruolo delle politiche sportive, al pari delle politiche culturali e turistiche e con queste integrate.
L’Amministrazione comunale, oltre a partecipare ai conviti pre-elettorali, dovrebbe compiere un cambio di mentalità e di passo: solo allora L’Aquila potrà fregiarsi degnamente del titolo di “Città Europea dello Sport”.