“Cosa lega la Sardegna all’Abruzzo? La stessa idea di prepotenza che viene sconfitta; l’idea dei padroni d’Italia, non fratelli, che pensano di poter imporre i candidati.
Lì lo hanno fatto ed hanno perso ed in Abruzzo hanno una pretesa addirittura maggiore, quella di farci subire per un’altra legislatura un romano. E’ un’idea di prepotenza che non ha a che fare con il potere, ma con un’idea padronale della regione. Nessun automatismo tra Sardegna ed Abruzzo, se non un filo rosso che lega i prepotenti d’Italia da lì, dove sono stati sconfitti, a qui, dove gli abruzzesi si sono resi conto che ce ne possiamo liberare.
In Abruzzo di più, perché grazie a noi si è costituita la più larga coalizione possibile, unico caso in Italia “.