L’AQUILA – “Siamo indignati dalle dichiarazioni della segreteria regionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale relative al coinvolgimento dei sindacati dei lavoratori nella battaglia a difesa dei nuclei per le cure primarie”. A dirlo sono i giovani medici della Fimmg della provincia dell’Aquila, rispondendo così alle dichiarazioni diffuse questa mattina dal segretario regionale Mauro Petrucci. “Ricordiamo che tali sindacati hanno il compito di tutelare i diritti dei dipendenti dei nuclei di cure primarie che rischiano il posto di lavoro. Mentre continuavamo a lavorare per i nostri pazienti – spiegano i giovani medici della Fimmg provinciale -, abbiamo assistito ai regolari subentri nelle altre aziende sanitarie abruzzesi: lo stallo persiste unicamente nel nostro territorio. La Asl dell’Aquila sta operando una precisa scelta politica di risparmiare proprio sui nuclei di cure primarie e sulle sostituzioni dei medici andati in pensione (secondo quanto si apprende dal piano strategico della Asl provinciale 2022/25), e non è accettabile che su tale questione la Fimmg regionale non abbia mai preso una posizione chiara e netta. Diamo pieno appoggio al segretario provinciale della Fimmg Vito Albano, che in questi due anni si è sempre dimostrato presente e attivo sulla questione dei mancati subentri che, ricordiamo, riguarda la sola provincia dell’Aquila. I suoi interessi sono a tutela dei diritti di noi giovani medici, degli oltre 50mila assistiti e del personale dipendente nei nuclei per le cure primarie. In questi due anni non abbiamo avuto, invece, il supporto che pure abbiamo tanto atteso da parte della segreteria regionale Fimmg. E adesso la richiesta tardiva di un tavolo di concertazione, da noi più volte richiesto, appare come un tentativo di placare le polemiche e procrastinare ogni possibile risoluzione. In conclusione (e speriamo chiudendo una volta per tutte un infruttuoso botta e risposta), ci troviamo obbligati, nostro malgrado, a rispondere all’ultima nota della Asl 1 e dei direttori dei distretti sanitari regionali relativa ai dati dei nuclei per le cure primarie nelle varie province; ribadiamo con forza che, indipendentemente dai numeri, il problema rimane sempre lo stesso: all’Aquila i subentri dei medici andati in pensione non vengono effettuati, a differenza di tutte le altre Asl abruzzesi. Chiediamo ancora una volta con forza che i medici attesi da migliaia di pazienti vengano reintegrati, in quanto i nuclei per le cure primarie sono servizi essenziali per i cittadini e le cittadine della provincia dell’Aquila. Non si capisce per quale motivo – concludono i giovani medici della Fimmg della provincia dell’Aquila -, se sino a oggi la nostra azienda è stata virtuosa così come i dirigenti dicono, adesso dovrebbe tornare indietro soltanto perché le altre aziende non hanno avuto il nostro stesso livello di efficienza”.