In seguito ai recentissimi fatti di cronaca, che hanno visto uno studente minorenne di Varese accoltellare una professoressa a scuola e due dirigenti scolastici malmenati da alcuni genitori, si alzano all’interno del centrodestra nazionale richieste di interventi parlamentari in funzione deterrente e sanzionatoria di tali gesti.
Dall’Abruzzo è Nello Simonelli, Dirigente e Responsabile regionale di Nazione Futura, ad alzare la voce.
“Stiamo vivendo, in questo periodo postpandemico, un acuirsi di comportamenti assolutamente inaccettabili all’interno del mondo scolastico, che hanno portato non di rado a momenti di crisi del sistema come questo: è comune, oramai, venire a conoscenza di eventi tragici, perchè non può utilizzarsi un termine diverso quando si parla di aggressioni, armate e non, a danno del personale scolastico”.
“Il protrarsi di situazioni del genere, lungi dal portare alla triste rassegnazione verso un fenomeno che è criminale e deve restare categoricamente fuori dalle sedi preposte all’istruzione, deve portare Governo e Parlamento a riflettere seriamente sulla necessità di legiferare in merito, nell’interesse della salvaguardia del mondo scolastico ed accademico, oltre che ovviamente della salute psicofisica di chi di questo mondo è parte: dirigenti scolastici, personale ausiliario, docenti, alunni e studenti”.
“In virtù di 3 anni di attività istituzionale – come Presidente della 5a Commissione ad Avezzano – e del più ampio impegno a livello nazionale, che mi hanno portato a rapportarmi continuamente col mondo scolastico, auspico che si provveda celermente, ovviando al troppo lassismo e tolleranza di chi poteva e doveva adoperarsi precedentemente: educare, prevenire, ma anche punire. Non c’è cosa peggiore di condotte criminali che restano impunite o, ancor peggio, giustificate. Intervenire è doveroso, per restituire serenità al sistema educativo ed evitare che i cattivi esempi si espandano a macchia d’olio sul territorio nazionale”.