Scontro alla Camera sul mojito, il cocktail salito alla ribalta della cronaca nell’estate 2019 durante le vacanze dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che poche settimane dopo decise di mettere in crisi il Governo Conte 1. Ad evocarlo il deputato M5S Filippo Scerra, durante l’esame della relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, con successivo richiamo del vicepresidente della Camera e presidente di turno dell’Assemblea, Giorgio Mulè, che giudica “offensivo” il riferimento.
Scerra parla dell’annosa vicenda dei balneari, sottolineando che “le coste italiane non appartengono a nessuna lobby, non appartengono a questo Governo ma appartengono agli italiani, che meritano di avere servizi più efficienti e prezzi più bassi. L’ultima notizia, per la verità, è che il ministro Salvini, forse in preda ai suoi mojito, ha abbassato i prezzi, ma i prezzi li ha abbassati delle concessioni, non sono stati abbassati i prezzi dei cittadini italiani e questa è una vergogna”.
“Evitiamo di fare inutili richiami a cosa beve e a cosa non beve uno, può essere offensivo“, lo interrompe Mulè e da lì nasce un serrato botta e risposta: “non è offensivo assolutamente”, replica l’esponente Cinquestelle. “Se è offensivo -riprende il presidente dell’Assemblea- lo decido io, per me è offensivo”. “Io non l’ho ritenuto offensivo”, insiste Scerra per nulla intenzionato a demordere. “Siccome lo decido io cos’è offensivo, è offensivo. Andiamo avanti”, chiude la polemica Mulè.
(Adnkronos)