Il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha recentemente negato il permesso di illuminare di rosa le più alte vette del massiccio per celebrare la tappa del Giro d’Italia che toccherà Prati di Tivo il prossimo 11 maggio.
il Padre dell’Appennino non ha certo bisogno di una mano di colore per valorizzare la sua stupefacente bellezza, al contrario, un intervento del genere la svilirebbe.
È bene ribadire come lo scopo primario di un parco nazionale sia la conservazione della natura, così come previsto dalla legge quadro sulle aree protette e in ossequio ai principi ribaditi dall’art. 9 della Costituzione. Esaudita questa finalità un parco nazionale può costituire un eccezionale volano per lo sviluppo delle economie locali senza bisogno di abdicare ai propri obiettivi istituzionali.
Di fronte a tali tentativi, tutti, dagli Enti Locali alle Associazioni ai Cittadini, devono stringersi al fianco degli Enti gestori dei nostri patrimoni naturalistici per ribadire l’importanza della loro conservazione, per le generazioni presenti e future.
La posizione del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga conferma, ove mai ve ne fosse stato bisogno, la bontà della nostra scelta nell’averlo individuato come riferimento in un ambizioso progetto volto a favorire il ritorno dell’orso bruno marsicano sul suo territorio, in armonia con le attività delle Comunità locali.