(Adnkronos) – Le forze israeliane hanno ucciso tra il 20% e il 30% dei combattenti di Hamas. Lo scrive il Wall Street Journal citando stime delle agenzie di intelligence Usa in un articolo, presto rilanciato dal Jerusalem Post, in cui si ricorda l'obiettivo di Israele di distruggere il gruppo che dimostra "la sua resilienza" dopo mesi di operazioni nella Striscia di Gaza scattate a seguito dell'attacco del 7 ottobre in Israele. Secondo le valutazioni Usa riportate dal Wsj, Hamas ha ancora abbastanza munizioni per continuare a colpire Israele e i militari israeliani a Gaza per mesi e il gruppo sta tentando di ricostituire le sue forze in aree di Gaza City. Il Jerusalem Post ricorda come la scorsa settimana le forze israeliane abbiano riferito dell'uccisione di novemila combattenti di Hamas su circa 30.000 forze stimate prima del conflitto. C'è stato intanto nelle scorse ore un incontro tra il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, e il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, sugli sviluppi nella Striscia di Gaza, la possibilità un cessate il fuoco, l'aumento degli aiuti umanitari alla popolazione dell'enclave palestinese, il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri dall'attacco del 7 ottobre in Israele e la soluzione dei due stati. La notizia arriva dall'agenzia turca Anadolu che cita fonti diplomatiche secondo cui Fidan, ex capo dell'intelligence di Ankara, ha "ricevuto" ieri Haniyeh. L'agenzia non precisa il luogo dell'incontro. Parla di oltre 25.000 morti il bilancio nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre dello scorso anno. Secondo il nuovo bollettino diffuso dal ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, nell'enclave palestinese si contano 25.105 morti e 62.681 feriti. E' la tv satellitare al-Jazeera a dare notizia del bilancio aggiornato da Gaza. "Deludente". E' così che il ministro britannico della Difesa, Grant Shapps, ha definito il rifiuto del premier israeliano Benjamin Netanyahu rispetto a uno stato palestinese indipendente come soluzione per il conflitto in Medio Oriente. "Non c'è altra opzione che questa", ha detto Shapps, che in un'intervista a Sky News ha rimarcato come "il mondo intero conviene che una soluzione dei due stati sia la forma migliore per andare avanti". Le forze israeliane (Idf) hanno confermato la morte di un altro soldato, un riservista, nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta, riportano i media israeliani, di un sergente di 23 anni morto durante i combattimenti nel fine settimana. Dallo scorso ottobre, dall'inizio dell'offensiva di terra a Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele, sono 195 i militari israeliani morti nell'enclave palestinese, secondo il bollettino aggiornato delle Idf. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)