CAPPADOCIA – “E’ la notizia che stavamo aspettando da un po’ di mesi; sono arrivati nelle casse del Comune di Cappadocia i fondi destinati alla sistemazione della struttura comunale adibita ad ambulatorio della Frazione di Verrecchie” così in una nota alla stampa, l’ex consigliera del Comune di Cappadocia, Silvia Federici.
Una richiesta personale avanzata alla Regione Abruzzo lo scorso anno ed accolta dal Consigliere Regionale Simone Angelosante il quale ha provveduto a destinare una somma al nostro Comune per risolvere definitivamente lo stato di degrado edile in cui versa il nostro ambulatorio medico.
A fronte di tante polemiche fatte negli ultimi mesi su questa vicenda, sia da parte del Sindaco, sia da parte dei membri di maggioranza e di minoranza, ho preferito tacere ed attendere pazientemente il risvolto positivo che sapevamo sarebbe arrivato in questo periodo dell’anno.
Quel che conta nelle azioni amministrative è avere a cuore il bene della cosa pubblica e quindi pensare alle esigenze dei propri cittadini. Quando ero amministratrice mi vergognavo dello stato di degrado della struttura in cui i miei compaesani dovevano farsi visitare dal medico condotto. Per questo ho iniziato a cercare una soluzione al problema fin da subito vista l’inerzia totale dell’allora assessore ai lavori pubblici Luigi D’Innocenzo, il quale invece di trovare soluzioni pratiche e pragmatiche rispondeva (con il suo solito modus operandi) rimpallando le responsabilità al Sindaco e al Vice Sindaco i quali, a loro volta, non sono mai riusciti a trovare una soluzione pratica. Gli abitanti di Verrecchie si sono sentiti -ed ancora si sentono- cittadini di Serie D. Solo promesse, tante promesse! vuote! vane! nulle!
Dalla promessa di un nuovo ambulatorio a niente di fatto è una grave mancanza di rispetto per i cittadini.
Per conto mio, posso dire di aver fatto il bene del mio territorio nella misura in cui sono riuscita (quando ero in carica) a mantenere rapporti istituzionali ed amichevoli sani con la politica regionale e marsicana.
La soluzione ai problemi del territorio si trova grazie ad un lavoro corale e al mantenimento proprio dei rapporti, e non con le inimicizie e le guerre intestine. Il Comune di Cappadocia risulta oggi istituzionalmente isolato dal resto della Marsica e dal resto della Regione.
Adesso che i fondi ci sono attendiamo solo l’inizio della cantierizzazione dell’area”.