Sono stati in tanti in queste settimane a vistare la mostra “FucinoLand. L’uomo, il (suo) lavoro, i (suoi) luoghi”. Per il coordinatore scientifico di Marsicaland Ernesto Di Renzo e il coordinatore artistico Giuliano Montaldi hanno deciso di prorogarne l’apertura fino al 7 gennaio 2024. L’esposizione, che è parte integrante del Festival diffuso dell’Agroalimentare, si prefigge lo scopo di assemblare in un variegato puzzle visivo, cognitivo ed emozionale, il sostrato comune che impronta il Genius dei luoghi fucensi, dotandoli di senso, identità e unitarietà prospettica ai fini di un progetto di rigenerazione territoriale. Allo scopo, gli spazi espositivi si compongono di più sezioni, ciascuna delle quali utilizza un proprio medium rappresentativo per esprimere la complessità delle relazioni che nel Fucino si sono venute componendo tra uomo, la terra, il lavoro e i prodotti agroalimentari.
La sezione fotografica, curata da Francesco Scipioni, racconta dell’incessante lavoro che viene svolto dagli uomini sui campi e dell’aria che si respira in quegli stessi ambienti alle 5 del mattino, facendoci immergere nel cuore di quelle terre di cui tutti ci sentiamo parte. La sezione dedicata alla pittura e scultura, curata da Carmine Di Pietro, ci presenta affascinanti e intriganti lavori che racchiudono astrattamente le storie, le culture e le sensazioni che difficilmente riescono a far distogliere nell’osservatore la propria attenzione e le proprie emozioni. La sezione dedicata all’arte multimediale, curata da Emanuela Fortuna e Alessandra Condello, offre due video. Il primo racconta attraverso la forza persuasiva delle immagini il territorio marsicano colto nell’insieme delle sue fattezze geografiche, paesaggistiche e umane; il secondo, realizzato con l’uso dell’intelligenza artificiale, costituisce un’opera sperimentale che partendo da un attento lavoro di ricerca di fonti e di immagini storiche narra la vicenda del prosciugamento del lago e la conseguente emersione delle terre su cui l’opera dell’uomo ha impresso la sua orma. La sezione dedicata alle fonti cartacee contiene diversi volumi della collezione speciale conservata nella Piccola biblioteca marsicana nonché tavole artistiche e fumettistiche realizzate dall’associazione avezzanese 67051.
A completamento della mostra, un particolare risalto espositivo lo si è voluto riservare a degli iconici, quanto provocatori, “ortaggi in vetrina”. Si tratta di preziose teche che custodiscono il patrimonio organico-artistico-culturale del Fucino e che, nella loro semplicità ed essenza, rappresentano il fulcro delle colture fucensi. L’intero progetto della mostra nasce dall’idea e dal progetto scientifico di Di Renzo, docente di Antropologia del Gusto e Antropologia dei patrimoni culturali presso l’Università di Tor Vergata.
La mostra resterà aperta per le visite dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30. Speciali aperture, inoltre, saranno previste durante i fine settimana del periodo natalizio.