Da “Il Libro delle Emozioni”, opera amatissima dal grande pubblico, a “L’Etica del viandante”, il suo ultimo volume pubblicato appena qualche mese fa (settembre 2023) da Feltrinelli: ieri sera, il professor Umberto Galimberti è stato la voce narrante dell’evento intitolato “L’amore non fa male”, cucito su misura, dalla Commissione Pari Opportunità della Città di Avezzano, coordinata dalla presidente e consigliera comunale Concetta Balsorio. Tanti gli studenti intervenuti al Teatro dei Marsi, location prescelta per l’iniziativa. Mamme, papà, giovani, amministratori e insegnanti hanno riempito i quasi 800 posti del teatro per l’evento pensato con riferimento alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il dialogo è partito dalla figura di Platone e dal suo racconto sulle cose dell’amore.
Nel 2011, lo stesso professore è stato insignito del prestigioso Premio Internazionale intitolato ad Ignazio Silone, proprio per la Cultura.
“Abbiamo assistito ad un momento magico, questa sera. – ha commentato il vicesindaco della città, Domenico Di Berardino, salito sul palco per i saluti iniziali – Abbiamo avuto l’onore di ascoltare, fino ad ora, personalità straordinarie, come Mieli, come Crepet o come lo stesso filosofo Galimberti, che ringrazio immensamente per la sua presenza ad Avezzano. Si tratta di luminari che hanno avuto la possibilità di interagire con il nostro territorio.”. Ha introdotto la serata la giornalista e componente della CPO di Avezzano, Roberta Placida.
“Ho scelto questa sera di parlare di Platone, – ha confessato il professore alla platea – perché solo lui ha colto l’essenza autentica dell’amore, stabilendo che l’amore è follia. La pulsione amorosa, infatti, è la più forte e la più travolgente di tutte: gli amanti, tra di loro, hanno cose da dire che non riescono a dire perché l’amore comporta il collasso del linguaggio e quindi il collasso della logica”.
“La filosofia – ha continuato Galimberti – non ha mai qualcosa da insegnare, ma mette in questione le idee, per capire su cosa poggiano realmente i nostri pensieri e se siano solo frutto di luoghi comuni. Se si vuole parlare delle cose dell’amore, bisogna dislocarsi dal proprio io, ovvero bisogna entrare in un’altra dimensione. Finché funziona il principio di alterità, ovvero fino a quando si riesce a percepire l’altro, c’è rispetto e questa è un’educazione fondamentale da dare ai nostri ragazzi”. Una voce, la sua, che ha saputo ripescare dal mare sopito, offuscato e otturato delle emozioni e dei sentimenti dei giovani, l’apparato sentimentale, “guida” per ritrovare lo spazio intimo.
“Un tutto esaurito- ha concluso la consigliera comunale Concetta Balsorio – che “vale come metro di misura per la fame di sapere e di conoscenza del nostro territorio. Questo evento, fortemente voluto dalla Commissione Pari Opportunità, è stato il frutto di una scelta diversa. Siamo stanche di dare dati e di parlare di fatti crudi, vogliamo parlare dell’antidoto alla violenza, che è l’amore, grazie alla presenza del professore. Ringrazio anche le scuole, sempre vicine alle nostre iniziative culturali. Vogliamo avere i giovani come interlocutori privilegiati, affinché possa avvenire davvero un cambiamento di mentalità e affinché si possa continuare a camminare senza paura, responsabilizzandoci tutti per parlare ancora di libertà”.
Avezzano ha lanciato subito lo sguardo collettivo alla Giornata internazionale contro ogni forma di violenza sulle donne. L’amore, nella sua accezione di moltiplicatore di sensazioni e di vibrazioni, è stato al centro del dialogo col pubblico della Marsica.