PESCINA – Le bugie hanno le gambe corte e un altro drammatico difetto: più le dice qualcuno che sta in alto, più fanno rumore quando vengono smascherate. La bugia, che ha il retrogusto della presa in giro, era l’appoggio sincero e fattivo alla battaglia di Pescina come capitale della cultura. La smentita che fa veramente tanto rumore, la fa non un esponente politico ma una donna che forse dalla politica si aspettava lealtà e sincerità. E invece si è ritrovata Verrecchia. Come se lo ritrovano la marsica ed Avezzano. Per ora.
All’intervento del Consigliere Regionale Massimo Verrecchia arriva la sua sonora smentita della Dott.ssa Tiziana Cucolo, ex presidente del Centro Studi Ignazio Silone e Direttore Generale del Dossier presentato da Pescina per Capitale della Cultura 2025 dal titolo “La Cultura non spopola”.
“Auspico afferma la Cucolo – che il concreto appoggio della Regione Abruzzo a L’Aquila Capitale della Cultura 2026, di cui parla orgogliosamente il Consigliere Verrecchia, sia sostanzialmente e radicalmente differente da quello di pura facciata riservato alla Città di Pescina lo scorso anno”.
“Basti osservare – continua – che, nonostante fosse noto a tutti che il Bando all’art. 4 lett c), tra i Criteri per il conferimento del titolo “Capitale della Cultura”, disponesse “…forme di cofinanziamento pubblico e privato…………”, la Regione Abruzzo non ha di fatto prodotto alcun atto amministrativo efficace in cui prevedere risorse economiche (budget) da destinare a Pescina Capitale della Cultura, riservando alla nostra amata Città un c.d. panno caldo, oppure se volete i ¾ dell’acqua di Fontamara, attraverso la predisposizione di un Protocollo d’Intesa sottoscritto con il Comune di Pescina, in cui non vi era traccia di finanziamenti definiti e puntuali da destinare al progetto divenuto finalista, e in cui veniva addirittura ipotizzato un impegno economico solo “..nell’ipotesi in cui Pescina avesse ottenuto il prestigioso riconoscimento da parte del MIC..”, eludendo palesemente quanto previsto nel Bando al suddetto punto 4″.
“Detto ciò, – conclude Tiziana Circolo – per rendere onore al vero, non ci resta che attendere con fervida e attenta curiosità il percorso che intenderà intraprendere la Regione Abruzzo per sostenere il nostro Capoluogo e, soprattutto, i copiosi atti amministrativi che sarà sicuramente in grado di produrre per raggiungere il prestigioso riconoscimento. Alla Città di Pescina e alla Marsica intera, ancora in attesa di riscatto, non resta che leggere ancora una volta le profetiche pagine del capolavoro senza tempo Fontamara, fonte costante di ispirazione, speranza, coraggio e motivazione ideale. Dopo tante pene e tanti lutti, tante lacrime e tante piaghe, tante ingiustizie e tanta disperazione, che fare?” .