“Le strategie di Fratelli d’Italia e del ministro Fitto per rilanciare il Mezzogiorno sono una delle novità più significative del governo Meloni e sono certa che si è aperta una fase storica per il rilancio sociale ed economico delle regioni meridionali e dell’Abruzzo”.
Lo afferma in una nota Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr.
“L’utilizzo pieno dei fondi del Pnrr con il 40% destinato al Meridione, i controlli e le verifiche sui finanziamenti europei ordinari, la Zes unica, la decontribuzione per i giovani, i nuovi strumenti per la semplificazione, la pianificazione fiscale e la realizzazione di una quadro infrastrutturale con una visione d’insieme, – spiega Gemma – sono solo una parte delle tante azioni che in un solo anno di governo di centrodestra, stanno aprendo straordinarie prospettive per il Sud che vuole crescere e guarda al futuro senza piangersi addosso.
La determinazione del governo e il forte impegno del ministro Fitto, che ha le deleghe per gli Affari europei, il Sud, la Coesione e il Pnrr, è quello che il Mezzogiorno aspettava da tempo e sono sicura che ora ci saranno le condizioni per aprire una serie di opportunità virtuose in tutte le regioni.
Il decreto Sud, varato a settembre, – continua l’europarlamentare – è uno dei punti fermi del governo Meloni che contribuirà a creare le condizioni affinché vengano messe da parte la logica della territorialità e degli interessi locali. Con la collaborazione continua tra governo e regioni, voluta dal ministro Fitto, si potrà accelerare la spesa e semplificare l’attuazione dei progetti. In più, grazie ad un tavolo permanente attivato dal ministero con ogni singola Regione, verrà monitorato l’utilizzo delle risorse, la verifica dello stato di avanzamento dei progetti e la proposta per la programmazione successiva.
Entrando nel merito dei provvedimenti, – spiega l’eurodeputata di Fratelli d’Italia – la Zes unica del Sud, che sostituisce le otto esistenti, diventa una delle più grandi Zone franche al mondo e sarà un polo di attrazione di investimenti stranieri e nazionali che potrà cambiare il volto del sistema produttivo meridionale.
L’utilizzo veloce, oculato e concertato dei fondi europei di sviluppo e coesione e del Pnrr, invece, consentiranno di mettere in campo un programma di interventi per superare i gap infrastrutturali e far sì che il Mezzogiorno possa giocare una partita di grande rilievo nel Mediterraneo, considerata la nuova situazione geopolitica ed economica provocata dall’aggressione russa all’Ucraina.
Infine, – conclude Gemma – oltre a tutto questo, ha fatto bene il ministro Fitto a rispondere a chi, pur di criticare il governo, ha insinuato che erano stati tagliati dei fondi assegnati al Sud.
Non ci sarà alcun definanziamento. Le Regioni potranno correre questo rischio solo se non rispetteranno gli impegni che verranno assunti con gli accordi di coesione”.