AVEZZANO – Due riunioni in Comune, due tavoli di confronto fattivo e collaborativo, per scongiurare il dimensionamento scolastico nel territorio comunale di Avezzano con relativo rischio di perdita dell’autonomia e riduzione di sedi e personale. Se ne sta occupando da settimane il vicesindaco con delega alle politiche della scuola, Domenico Di Berardino, che ha deciso di approfondire il tema delicato incontrando nei giorni scorsi a Palazzo di città sia i dirigenti scolastici coinvolti dalla nuova norma nazionale, sia i sindacalisti della Provincia dell’Aquila. L’allarme lampeggia sulle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione dell’intero territorio provinciale. “Come città capoluogo dell’area marsicana – afferma Di Berardino – abbiamo immediatamente capito la gravità della situazione palesata, studiando in maniera approfondita con gli uffici il futuro piano provinciale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, che dovrebbe entrare in vigore, salvo ripensamenti dell’ultima ora cambiamenti tecnici, il prossimo anno, ovvero il 2024-2025. La nostra Amministrazione, già con una prima mozione promossa dal consigliere comunale Alessandro Pierleoni, votata all’unanimità dall’assise, e con il lavoro di dialogo con le istituzioni scolastiche, portato avanti dall’ assessore Patrizia Gallese, ha sempre sposato la linea della tutela dell’attuale rete delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado, aventi sede nel Comune di Avezzano. Alla luce della nota che ci è stata inviata dalla Provincia dell’Aquila il 15 settembre scorso – avverte ancora Di Berardino – abbiamo deciso di incontrare i dirigenti degli istituti comprensivi ‘Mazzini-Fermi’, ‘Corradini-Pomilio’, ‘Collodi-Marini’ e ‘Vivenza-Giovanni XXIII’ e i segretari provinciali della SNALS-CONFSAL, della Uil Scuola, della Cisl Scuola, della FLCgil e della GILDA-UNAMS per approntare e redigere insieme e in perfetta sintonia una nostra proposta di razionalizzazione della rete scolastica, che abbiamo già provveduto ad inviare all’Ufficio Pubblica Istruzione. Con la nota ufficiale e condivisa, ribadiamo in maniera categorica di preservare tutti e quattro gli istituti comprensivi, sia perché rispettano i parametri numerici definiti dalle disposizioni normative vigenti, sia perché Avezzano può essere classificato come un Comune montano di considerevole estensione territoriale, caratterizzato dalla presenza di diverse zone periferiche e di numerose frazioni, quali Paterno, Antrosano, Castelnuovo e Cese”.
Lo spettro del dimensionamento scolastico, in Abruzzo, riguarda soprattutto i territori delle aree interne, che presentano una densità demografica minore rispetto alla costa. I due incontri in Comune (uno avvenuto lo scorso 20 settembre con i dirigenti e un secondo organizzato per il giorno 22 dello stesso mese, anche con le sigle sindacali del comparto scuola) hanno acceso la luce su un punto nodale della questione, ovvero mantenere invariato il numero degli istituti scolastici presenti sul territorio, continuando a valorizzare il sistema dell’istruzione e a salvaguardare il servizio scolastico. “E proprio i rappresentanti sindacali – aggiunge il vicesindaco – hanno evidenziato tutte le complicazioni che potrebbero derivare dall’applicazione delle nuove disposizioni normative, con l’ipotesi del taglio di 11 istituzioni scolastiche su base regionale da ripartire tra le diverse province”.
“L’appello che arriva da tutto il territorio è rivolto alla politica regionale e nazionale. – chiosa Di Berardino – Si intervenga immediatamente a tutela del territorio provinciale e si protegga il servizio scolastico delle aree interne, azionandosi prima che sia troppo tardi e allontanando il rischio della dispersione scolastica. Avezzano darà il suo valido contributo”.