L’AQUILA – Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, sollecitato da numerose segnalazioni giunte al MiC, interviene sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio a l’Aquila, oscurata da alcuni giorni e fino ai primi di settembre da una imponente impalcatura che di fatto impedisce ai visitatori la vista della spettacolare facciata.
“Ho grande rispetto per le tradizioni religiose, ed ancor più per i sentimenti di devozione degli aquilani per una storica festa quale è quella della Perdonanza, ma credo, e su questo ho il conforto di tanti cittadini, che in nessun modo una festa popolare possa pregiudicare alle migliaia di visitatori che in questi mesi si recano in città la spettacolare visione della facciata di una delle chiese più belle d’Italia.”
Così il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, sollecitato da numerose segnalazioni giunte al ministero, interviene sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio a l’Aquila, oscurata da alcuni giorni e fino ai primi di settembre da una imponente impalcatura che di fatto impedisce ai visitatori la vista della spettacolare facciata.
“Contrariamente a quanto dichiarato dagli organizzatori – aggiunge Sgarbi -, il montaggio del palco e dunque il suo utilizzo, non è destinato alle sole iniziative religiose, ma è stato esteso a manifestazioni di altro genere, di puro intrattenimento, che nulla hanno a che fare con la festa della Perdonanza.
Ho la sensazione che anche la Soprintendenza, che con discutibile magnanimità ha dato la sua autorizzazione con le prescrizioni di rito, sia stata ingannata.”
“Inoltre – aggiunge ancora Sgarbi – , come è stato comunicato con solerzia ai miei uffici, non si può certo affidare la tutela dei beni artistici **“all’’opinione pubblica perché possa spingere gli organizzatori ad individuare per i prossimi anni luoghi più idonei per gli eventi a carattere civile. La Soprintendenza non può lasciare all’arbitrio degli organizzatori la tutela della Basilica. La tutela del patrimonio culturale va dunque garantita con maggiore rigore. I beni culturali possono fare da scenografia a simili manifestazioni, ma in alcun modo debbono essere oscurati, tanto più per così tanti giorni.”
“Per questa edizione il Sottosegretario Sgarbi, illuminato dalla grazia di Dio, concede la “perdonanza” agli organizzatori, ma sia chiaro sin da adesso, anche alla Soprintendenza, che per il montaggio del palco innanzi alla Basilica, nessuna “indulgenza plenaria” potrà essere invocata per il futuro”.
Non si fa attendere la risposta del sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, che replica con un secco –“Il sottosegretario Sgarbi parla per sentito dire: la facciata della nostra Basilica è perfettamente visibile” – che continua -“La presa di posizione del sottosegretario Vittorio Sgarbi amareggia non tanto e non solo perché proviene da persona di conclamata cultura, quanto perché ‘indotta’ dalle provocazioni di qualche parlamentare di centrosinistra che, digiuno di argomenti e consenso, ne cerca tra questioni a lui lontane dal momento che a Collemaggio lo si vede solo a fare passerella una volta l’anno a favore degli obiettivi. Non è certo Sgarbi che decide come e dove si devono svolgere gli eventi legati a quello che è considerato il primo Giubileo della storia e che lo stesso Celestino V, che lo volle nel lontano 1294, indicò dovesse essere una festa di popolo, dunque non solo religiosa. Spiace constatare come il sottosegretario parli, appunto, per sentito dire, dal momento che la facciata della nostra Basilica è perfettamente visibile”, rileva il sindaco dell’Aquila, “a differenza del passato, prima che si insediasse la nostra amministrazione. Inoltre, nella Basilica c’è un viavai di gente festosa che se ne infischia delle polemiche tutte locali, e che tali sarebbero rimaste se un rappresentante di Governo non gli avesse dato eco. Speriamo che anche stavolta Sgarbi smentisca quello che afferma, come fatto a più riprese ultimamente in occasioni di altre uscite sempre più improvvide di cui si è reso e continua a rendersi protagonista”, conclude il sindaco Biondi.