La senatrice Di Girolamo (M5S) affida a una nota stampa la preoccupazione per come il governo Meloni e quello regionale stanno affrontando le questioni abruzzesi.
“Tutti si aspettavano un cambio di passo che non c’è stato, anche se l’eco degli annunci pre elettorali è ancora forte. Nessun passo in avanti sui tanti problemi che affliggono il nostro territorio, anzi qui stiamo assistendo a una veloce e scellerata retromarcia”
Non fa sconti la senatrice sulmonese, che aggiunge: “chi si aspettava un Abruzzo più forte e in cima alle attenzioni del governo, visto che Marsilio e la sua maggioranza sono diretta espressione delle forze di governo nazionale, è rimasto deluso”.
“La mia non è, o non è soltanto, una considerazione di parte, parlo dati alla mano e di fronte a fatti oggettivi: ritardi nella definizione della questione A24/A25, esclusione dal PNRR e conseguente definanziamento della Pescara/Roma, mancata nomina del Commissario Straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, giusto per citare le mancanze più evidenti e senza dimenticare le pesanti ripercussioni sul nostro tessuto socio‐economico frutto dell’abolizione del reddito di cittadinanza e quelle che si prospettano nel progetto di autonomia differenziata fortemente voluto dalle destre”.
“Se la strategia del governo – continua la senatrice ‐ è quella di accentuare i divari esistenti, marginalizzare le regioni meno ricche e creare emergenza sociale, ci stanno riuscendo benissimo. Faccio un esempio: qualche giorno fa Marsilio denunciava giustamente le carenze e le lacune del sistema sanitario abruzzese. Bene, ottimo! Spero solo che dal suo governo sia riuscito ad avere rassicurazioni su investimenti e nuove strategie perché, a quel che sappiamo, a mancare nella prossima legge di bilancio saranno proprio le risorse per sanità e salute”.
“Su A24/A25, Pescara/Roma e questione Commissario Gran Sasso ho chiesto un incontro urgente ai preposti uffici del ministero guidato da Matteo Salvini. Se non riusciamo ad avere risposte proviamo almeno a far sentire una voce in difesa e a tutela della nostra regione, visto che qualcuno o non riesce a farsi sentire o è sordo al pari di chi dovrebbe ascoltarlo. Ma il fallimento non si può nascondere e in Abruzzo è sotto gli occhi di tutti”, conclude la senatrice.