Si stima che almeno 2.500 persone abbiano visitato quest’estate il lavandeto di Collelongo, una cifra calcolata per difetto perché non tiene conto dei tantissimi che sono arrivati senza prenotazione e senza avvisare i proprietari attratti dalle centinaia di visualizzazioni social.
“Speravamo in un risultato lusinghiero del nostro progetto, ma non ci aspettavamo un così alto numero di visitatori.” – commenta Romeo Abruzzo, l’ideatore, con altri quattro amici, del lavandeto di Collelongo “Questo ci invoglia a proseguire e ad ampliare il progetto coinvolgendo altri soggetti del territorio in modo da far diventare questo sito un vero e proprio attrattore turistico dell’alta Vallelonga”.
Il lavandeto di Collelongo piace perché, oltre alle varietà officinali che ospita (lavanda, elicriso, girasoli, camomilla, timo e salvia) e che hanno dato vita a prodotti molto apprezzati, è posizionato geograficamente in un angolo molto suggestivo, avente per sfondo le montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise da un lato e il monte Velino dall’altro, offrendo così un mix di profumi e visioni capaci di appagare i sensi.
Per il prossimo anno i vulcanici proprietari promettono parecchie novità, da tenere d’occhio quindi il loro sito internet: www.agricoltorialternativi.it