Ne avevamo già parlato in precedenza di tale fatto ma riassumiamo brevemente.
La Regione Abruzzo aveva emanato una ordinanza balneare nella quale, in uno dei commi, veniva interdetto il passaggio degli aeromobili sulle coste abruzzesi nel periodo estivo senza richiedere autorizzazione alcuna ad Enac (l’ente preposto alla gestione della navigazione aerea).
C’erano già stati altri atti illegittimi simili da parte di altri enti, i quali si sono arrogati il diritto di disporre della navigazione aerea in barba a tutte le normative Enac del caso.
L’Enac (e quindi anche Enav) ha ribadito più volte che lo spazio aereo è di sua competenza e che nessuno può disporre o emanare leggi, ordinanze e quant’altro senza apposita autorizzazione, ma la Regione Abruzzo ha commesso l’ennesimo errore rilasciando la disposizione regionale di cui sopra.
Visto il malumore generatosi nella categoria dei piloti, questa volta Enac non si è fatta attendere: ha comunicato, infatti alla Regione Abruzzo con nota del 13/07/2023, di rimuovere dall’ordinanza ogni commento e riferimento alle operazione aeronautiche al fine di conformarsi al quadro legislativo in materia.
Habemus Papam.
In più ha ribadito alla Regione Abruzzo che, qualora vi fossero necessità particolari occorre formulare apposita istanza di restrizione dello spazio aereo in virtù degli artt. 792 e 793 del Codice della Navigazione, evidenziando che provvedimenti aeronautici assunti da soggetti diversi da Enac, sono invalidi.
Niente di più chiaro e lampante poteva essere pronunciato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile per ribadire il proprio ambito di competenza il quale, non si sa perchè, da troppo tempo veniva impunemente, ignorantemente e abusivamente oltrepassato gettando caos nella categoria dei piloti, soprattutto quelli UAS.
Si auspica, quindi, che tale ennesimo intervento di Enac possa ulteriormente chiarire il quadro legislativo aeronautico, soprattutto quello relativo agli UAS.