“La richiesta dei cittadini è ben più che legittima – continua – passano le settimane ma continuano a non avere certezze sulla cancellazione del codice ministeriale. È l’ennesimo tassello di una gestione fallimentare della sanità abruzzese, con la provincia dell’Aquila fanalino di coda negli interessi della Giunta Marsilio. La difesa d’ufficio di Marsilio e della sua maggioranza è disperata, così rispondono con dichiarazioni propagandistiche in odore di campagna elettorale, declinando verbi al futuro che altro scopo non hanno se non quello di prendere tempo e sfiancare la pazienza dei cittadini. Dopo quasi 5 anni di malgoverno siamo ancora alle promesse mentre la sanità pubblica sui territori è addirittura peggiorata”.
Il Consigliere Fedele ricorda come siano andate perdute circa il 30% delle prestazioni sanitarie pubbliche: numeri drammatici che testimoniano come le lunghe liste d’attesa, il depotenziamento dei presidi sanitari, la carenza di personale, materiali e attrezzature, insieme alle altre criticità ben note abbiano compromesso il sistema sanitario nella provincia dell’Aquila. In questo contesto chi ha bisogno di cure è costretto a rivolgersi a strutture private per potersi curare. Nonostante le dichiarazioni del presidente Marsilio, che vorrebbe presentarsi agli elettori come difensore della sanità pubblica, nella Marsica 4,5 posti letto su 10 sono in strutture private. In provincia dell’Aquila i posti letto in strutture private sono oltre il 26% mentre a livello regionale sono il 19,9%. Una situazione delicata per la sanità pubblica ulteriormente gravata dalle conseguenze del mal gestito attacco hacker di fine aprile.
“Marsilio, Verì e il centrodestra proseguono nell’affermare che l’attacco informatico è stato risolto e che non ci siano più problemi”. Incalza Fedele – “Non solo vengono smentiti ogni giorno dalle centinaia di persone che lamentano disagi e disservizi, ma anche dai sanitari che chiedono aiuto perché c’è carenza di personale e una quantità impressionante di prestazioni da soddisfare. I laboratori analisi non sono ripartiti appieno, alcuni reparti sono in affanno come non mai e altri lavorano in condizioni precarie. Occorre cambiare rotta al più presto! Questo governo regionale ha fallito su tutta la linea e compromesso il sistema sanitario nella provincia dell’Aquila”, conclude.